Il futuro del CIO? Al CIO Club Italia è da Leader Sistemico “Ahead of the Curve”

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A un anno preciso dal primo evento, il CIO Club Italia è ripartito online – forte di una crescita costante di iscritti e fulminea diffusione dalla origina campana all’intero territorio nazionale – con relatori da tre meridiani geografici differenti! Il primo esperimento di evoluzione della figura dei CIO, applicando la teoria dei vincoli.

La sostenibilità e la competitività di ogni organizzazione sempre più connessa al suo sviluppo organizzativo, alla capacità cioè di far fronte alle sempre crescenti necessità di qualità dei prodotti e velocità di risposta alle richieste del mercato.

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Le tecnologie, soprattutto quelle informatiche, possono giocare un ruolo importante ma solo a patto di essere coerenti con il modello organizzativo che dovranno supportare.

Troppo spesso invece la potenzialità della tecnologia viene vanificata da strutture e comportamenti aziendali “a silo”, da strutture gerarchico-funzionali inadeguate ad affrontare quello che è sempre più un problema di Complessità, la crescita esponenziale di interdipendenze tra tutti gli attori della rete del valore di cui ogni organizzazione è parte.

Il CIO è al centro di questa trasformazione e del dilemma del suo ruolo: garante della tecnologia o protagonista dei risultati aziendali?

Giovedì 17 settembre, in un clima di grande competenza e cordialità, Pasquale Testa (Presidente CIO Club Italia) ha ospitato oltre 50 CIO online tramite l’evento “CIO as systemic Leader” con il dr. Domenico Lepore e il dr. Giovanni Siepe, della Intelligent Management Inc., in diretta dal Canada, i quali hanno affrontato in modo efficace e incisivo il dilemma e il “conflitto inerente” fra le vision “D e D primo” che sottende la vita professionale del CIO.

Il superamento di questa contraddizione avviene – come spiegato dal dr. Domenico Lepore – attraverso assunti che si basano su un modello organizzativo dove il CIO deve “propellere i processi di business” per evitare “una prospettiva di irrilevanza che lo chiuda nel suo ufficietto da cambiatore di toner.”

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L’evoluzione del CIO si realizza quando il target è il “management” e adombra un percorso di sviluppo che lo porta a giocare un ruolo genuinamente trasformativo della capacità dell’organizzazione di generare valore e lo posiziona come business leader.

Nella seconda parte dell’evento il dr. Giovanni Siepe, altro Founder della Intelligent Management Inc., una advisory firm Canadese ma con forti radici culturali in Italia e una esperienza pluriventennale con la media e piccola impresa italiana, ha sottolineato l’importanza per i CIO di partire da una robusta base teorica dove “Teoria non è una parolaccia” per avere a disposizione algoritmi innovativi cablati in tool software avanzati come Ess3ntial (sviluppato dal matematico dr. Francesco Siepe, fratello di Giovanni, presente ieri alla sessione). Solo così si raggiunge la visione progettuale sistemica necessaria a raggiungere il controllo necessario a impostare leve ai vincoli bufferizzandone le variabilità così da garantire predicibilità ai propri partner e massima erogazione di valore.

Il team del dr. Lepore e del dr. Siepe ha creato una contaminazione tra i principi della Teoria dei Vincoli di Goldratt e la Teoria della Conoscenza Profonda di Deming definendo le sinergie tra i due modelli, la cui sintesi si trova in #TheDecalogue.

Oltre a unificare i due modelli in un corpus olistico, il grande romanzo è la visione su come rimodellare le organizzazioni ancor oggi basate sul vecchio modello gerarchico funzionale in un nuovo modello della “Network of Projects” in modo che possano ottenere il massimo da questo tipo di gestione.

CIO Club Italia a breve metterà online la registrazione del webinar sul canale Youtube che ripercorreremo presto in un approfondimento insieme ai Relatori.

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