Apple lancia i primi MacBook basati su processore M1

Apple registra tre nuovi Mac nel database eurasiatico

MacBook Air, Mac Mini e MacBook Pro sono i dispositivi con cui la Mela si sgancia definitivamente da Intel

Come pienamente atteso, Apple ha svelato ieri sera la nuova gamma dei suoi computer Mac, i primi della sua storia ad essere potenziati dal processore casalingo “M1″ (già Apple Silicon). Esteticamente cambia ben poco, praticamente nulla, sia per il rinnovato MacBook Air da 13 pollici che per il MacBook Pro (sempre da 13”) e Mac Mini, mentre la grossa novità, come detto, è all’interno. Apple aveva introdotto il suo chip più potente di sempre, in ambito mobile, a settembre 2020, l’A14 Bionic. Solo due mesi dopo arriva M1, un “gigantesco balzo in avanti” secondo la società, un chip che ha affermato poter contenere 16 miliardi di transistor e prestazioni della CPU fino a 3,5 volte più veloci (6x per la GPU).

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Generazione futura

Il nuovo chip alimenta la prossima generazione di Mac dell’azienda, che comprende un nuovo MacBook Air, il Mac Mini e il MacBook Pro da 13″. Tutti e tre sono già disponibili per l’ordine, con consegne dal 17 novembre. Tutti monteranno, come previsto Big Sur, update di macOS ottimizzato per funzionare su M1. Andando più nello specifico, il MacBook Air pare essere più veloce del 98% dei laptop Windows venduti l’anno scorso, con prestazioni grafiche cinque volte superiori rispetto all’ultima generazione.

Il nuovo MacBook Pro da 13 si focalizza invece anche sulla durata della batteria, la più lunga mai vista su un Mac, in grado di riprodurre filmati 8K ed è 2,8 volte più veloce della generazione precedente. Tutti questi miglioramenti sono legati al processore M1, che evidentemente è il fiore all’occhiello della compagnia; il motivo per cui il colosso di Cupertino ha deciso di slegarsi definitivamente da Intel.

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Utilizzare un processore basato sull’architettura ARM nei suoi computer desktop e laptop segna una grande mossa per Apple. Visto che già iPhone e iPad sono basati su piattaforma a 64 bit, aspettiamoci anche un futuro maggiormente unito, sul piano delle app, per i mondi finora abbastanza divisi. Si potranno eseguire app iOS su Mac? In parte è già così, con versioni per il “grande schermo” praticamente identiche a quelle mobili ma gli sviluppatori adesso hanno decisamente un modo più “legacy” di progettare i loro lavori in maniera univoca e multilivello.