Facebook presenta i Ray-Ban Stories

Meta prevede di lanciare i suoi primi occhiali AR nel 2027

Nati dalla collaborazione con Luxottica, registrano video e rispondono alla voce

Dopo un gran chiacchiericcio, Facebook ha finalmente svelato i suoi primi occhiali connessi. I Ray-Ban Stories riprendono forme e stili dei classici occhiali del gruppo italiano EssilorLuxottica, con un pizzico di tecnologia. Hanno infatti un cuore che gira con un processore Snapdragon, due fotocamere da 5 megapixel, altrettanti speaker integrato sulle aste e microfono a tre vie. Tutto questo per far si che gli occhiali, in tre versioni e vari colori e lenti, possano comunicare via Bluetooth con lo smartphone a cui sono accoppiati, Android o iPhone. L’app Facebook View è il ponte tra l’hardware e il software.

Come funzionano

I Facebook Ray-Ban Stories non sono altro che una sorta di Spectacles 2.0 di Snapchat migliorati. Come nel caso del dispositivo di Snap, il fine principale è riprendere l’ambiente circostante per foto e video. La differenza qui la fanno la partnership con il nome conosciuto del settore moda e l’ampia community di iscritti a Facebook. Per non parlare del prezzo: 329 euro per l’occhiale così com’è, con lenti da sole, a cui aggiungere quelle transition o graduate. 

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Il funzionamento prevede la possibilità di scattare foto e registrare video di massimo 30 secondi, da pubblicare sui social preferiti o tenere nell’archivio del telefono, sull’app specifica. La privacy, in un certo senso, è preservata dall’illuminazione di una delle due fotocamere quando è attiva, così che chi si trova intorno dovrebbe accorgersi delle fasi di cattura. Facebook, ad ogni modo, invita a spegnere, tramite tastino interno, i suoi glass di prima fattura, quando si è nei luoghi chiusi.

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