Heaxel prosegue la crescita internazionale per diffondere la neuroriabilitazione “diffusa” tramite i robot

Heaxel prosegue la crescita internazionale per diffondere la neuroriabilitazione “diffusa” tramite i robot

Specializzata in progettazione e sviluppo di dispositivi medici innovativi per la riabilitazione mediata da robot, l’azienda italiana Heaxel ha realizzato icone, il primo robot per la riabilitazione neurologica dell’arto superiore, certificato per utilizzo anche extra-ospedaliero

Rafforzare a livello internazionale la sua missione di migliorare la qualità della vita dei pazienti neurologici e dei loro familiari, proponendo tecnologie innovative per i trattamenti riabilitativi in Italia e nel mondo. Con questo obiettivo Heaxel, azienda italiana specializzata in progettazione e sviluppo di dispositivi biomedicali di ultima generazione per la riabilitazione e l’assistenza, prosegue la sua espansione in Italia e all’estero: alle sedi di Roma e Milano e alla filiale di Singapore, spin-off della Nanyang Technological University (NTU), si aggiungono partnership e iniziative anche in USA, che rafforzano la presenza internazionale della società.

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Nata nel 2018 dalla spin-off dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ICan Robotics, co-fondata da Maria Teresa Francomano e Dino Accoto (oggi rispettivamente presidente e Chief Innovation Officer  della società), Heaxel è un’azienda fortemente innovativa, capace di unire salute e tecnologia grazie ad un  team – di età media 28 anni – che comprende ingegneri e ricercatori nel campo dell’ingegneria e delle bioscienze, imprenditori e manager.

In particolare Heaxel ha realizzato icone (dispositivo medico, marchio CE, registrazione FDA), il primo robot per la riabilitazione neurologica dell’arto superiore, certificato per utilizzo anche extra-ospedaliero. Supportato da oltre 20 anni di ricerca scientifica, il robot di Heaxel è pensato per pazienti con danni neurologici, ovvero per persone che hanno un apparato muscolo-scheletrico funzionante ma non sono in grado di gestire correttamente uno o più arti a causa di lesioni subite dal cervello come, ad esempio, quelle provocate da un ictus. icone può essere utilizzato da pazienti che presentano un deficit motorio dell’arto superiore e che siano in grado di interagire col robot mentre a video vengono illustrati i movimenti da svolgere sotto forma di esercizi interattivi (exergames, exercise + videogames).

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Nel mondo, l’ictus è la terza causa di morte e la prima causa di disabilità cronica: l’88% dei pazienti sopravvissuti a un ictus mostra emiparesi, ossia perdita parziale della funzione motoria di una metà del corpo. “Da un punto di vista neuro-riabilitativo, la maggior parte delle persone colpite da ictus che ha causato loro qualche forma di disabilità potrebbe recuperare attraverso trattamenti interattivi, altamente ripetitivi e intensi, anche a distanza di anni dall’evento”, spiega Maria Teresa Francomano, co-fondatrice e presidente di Heaxel. “I robot sono utili a tale scopo, ma sono attualmente disponibili in poche strutture d’eccellenza. A causa di questo, 7 pazienti su 10 non sono in grado di sfruttare al massimo le loro possibilità di recupero”.

Un sistema tecnologicamente avanzato come quello di icone consente invece di supportare la neuroriabilitazione anche in centri per le cure fisioterapiche, nelle palestre e a casa. “Insieme a Dino Accoto, abbiamo co-fondato Heaxel per promuovere un cambio radicale nella neuro-riabilitazione, rendendo possibile il continuum of care attraverso una maggiore disponibilità e accessibilità alla riabilitazione robotica per i pazienti”.

Per seguire questo obiettivo, in Italia Heaxel sta diffondendo gli strumenti di neuroriabilitazione su tutto il territorio, entrando negli ambulatori e negli studi dei fisioterapisti e attivando progetti sperimentali in materia di riabilitazione domiciliare e teleriabilitazione.

Ma per portare la rivoluzione della neuroriabilitazione “diffusa” nel resto del mondo, oltre ai mercati di Europa, Medio Oriente e Africa che presidia dagli uffici italiani di Roma e Milano, Heaxel sta lavorando ad un’importante espansione in Asia e America. Proprio in linea con l’obiettivo di aumentare la presenza nella regione Asia-Pacifico è nata la sede di Singapore Heaxel Pte Ltd, consociata interamente controllata e spin off della Nanyang Technological University (NTU). Attraverso il suo partner di distribuzione, Aerobe Pte Ltd, Heaxel sta lavorando per fornire dimostrazioni di icone a ospedali e cliniche, oltre a coinvolgere i fisioterapisti. A Singapore, attualmente, sono stati installati due icone® per uso domestico e i pazienti si stanno sottoponendo a una terapia di 3 mesi. Sempre nell’area del Pacifico, Heaxel ha raggiunto l’Australia portando il robot presso la clinica Neuromoves dell’Università Edith Cowan a Perth e ora è prevista un’altra dimostrazione al Concentric Healthcare Services di Midland.

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Parallelamente, la società sta lavorando per accrescere la sua presenza nel Nord e Sud America tramite partnership strategiche. Tra queste c’è Pam Health, società con sedi in tutti gli Stati Uniti, specializzata in assistenza e servizi riabilitativi. Anche la Kessler Foundation, leader globale nella ricerca sulla riabilitazione, sta usando icone per comprendere come massimizzare i noti benefici che l’utilizzo del robot porta ai pazienti.  Infine MossRehab,  grazie alla collaborazione con il Dr. Alberto Esquenazi, utilizza icone per il trattamento dei pazienti che si rivolgono al centro di Philadelphia.

Per quello che riguarda l’America Latina, Heaxel è al lavoro con la  Fundacion Cirec per inserire icone tra gli strumenti per il trattamento riabilitativo dei pazienti.