Fitbit richiama lo smartwatch Ionic dopo 78 segnalazioni di ustioni

Fitbit richiama lo smartwatch Ionic dopo 78 segnalazioni di ustioni

Serio problema di surriscaldamento della batteria per l’orologio che ha venduto oltre 1 milione e mezzo di unità a livello globale

Fitbit ha annunciato che sta collaborando con la Consumer Product Safety Commission per richiamare il suo smartwatch Ionic. La società afferma di aver ricevuto oltre 100 segnalazioni di surriscaldamento della batteria agli ioni di litio dell’orologio, oltre a 78 segnalazioni di ustioni da parte dei clienti. “La sicurezza dei consumatori è sempre la massima priorità di Fitbit e, per molta cautela, stiamo conducendo un ritiro volontario degli smartwatch Fitbit Ionic” ha affermato l’azienda in una nota.

Il comunicato continua affermando che i casi segnalati rappresentano meno dello 0,01% delle unità vendute. Negli Stati Uniti sono stati spediti circa 1 milione di smartwatch Ionic, con altri 693.000 a livello internazionale. Chiunque ne possegga uno dovrebbe metterlo da parte e non usarlo più, secondo il produttore. La società afferma che ritirerà gratuitamente i resi e rimborserà il prezzo pieno dell’acquisto. Oltre a ciò, invierà agli interessanti uno sconto del 40% per dispositivi Fitbit selezionati.

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Delle problematiche riportate dai clienti, Fitbit ha ricevuto due segnalazioni di ustioni di terzo grado e quattro segnalazioni di ustioni di secondo grado. Lanciato nel 2017, lo Ionic è stato il primo vero tentativo di Fitbit di tuffarsi nel settore degli smartwatch dopo l’acquisizione di Pebble. Ionic si è posto come uno tra i primi orologi a integrare i sensori per la rilevazione dell’ossigeno nel sangue, l’SpO2, divenuto di fondamentale importanza nell’era del Covid.

Tuttavia, il dispositivo ha deluso in termini di vendite, a causa del suo design poco ammaliante e delle limitate capacità smart. Ironia della sorte, i siti specializzati hanno sempre parlato del modello come un punto di riferimento per la durata della batteria, da cui oggi provengono le criticità segnalate. La produzione è stata interrotta nel 2020.

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