Investire in tecnologia raggiungendo gli obiettivi ESG

CSI Lifecycle Services garantisce lo smaltimento sicuro delle apparecchiature al termine del periodo di noleggio

«L’IT aziendale può avere un grosso impatto ambientale in un’organizzazione – dichiara Federico Maria Marchese, country manager di CSI Lifecycle Services Italia, azienda globale di locazione per prodotti IT. «D’altro canto, l’investimento in nuove tecnologie è fondamentale affinché un’azienda cresca e rimanga agile in un ambiente moderno e frenetico». Ma come conciliare entrambi gli elementi? Secondo un rapporto elaborato da The Shift Project, le tecnologie digitali rappresentano il 3,7% delle emissioni globali di gas serra e questa cifra dovrebbe raddoppiare entro il 2025. L’IT aziendale contribuisce in modo significativo e, con l’aumento del lavoro ibrido, questo l’impatto non farà che aumentare.

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Oltre alla sfida pressante della riduzione delle emissioni di carbonio, l’IT contribuisce anche alla generazione di rifiuti elettronici. Infatti, secondo The Global E-waste Monitor 2020, solo il 17,4% dei rifiuti elettronici è stato adeguatamente riciclato nel 2019, il che significa che la maggior parte dei rifiuti è finita nelle discariche, rilasciando tossine nocive nel suolo e nell’atmosfera. Si prevede che i rifiuti elettronici raggiungeranno i 74 milioni di tonnellate entro il 2030. Inoltre, i carichi di lavoro, i requisiti aziendali e i problemi di sicurezza odierni stanno abbreviando i cicli di sostituzione della tecnologia. Secondo IDC un asset informatico, dopo 3 anni, in media, può aumentare il consumo di energia fino al 60%. Ad aggravare il problema, le apparecchiature IT perdono efficienza dopo questo periodo.

Investire in tecnologia in modo sostenibile

Considerando questo nuovo scenario, è importante valutare in che modo gli investimenti IT e le strategie di smaltimento possano influire sugli obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG). La chiave per investire in tecnologia in modo sostenibile è sostituire l’approccio lineare di acquisizione, utilizzo e smaltimento con un approccio circolare della gestione del ciclo di vita dell’IT che massimizzi il valore delle risorse e riduca i rifiuti elettronici. L’European Enterprise Infrastructure Survey 2021 di IDC ha indicato che il 64% delle organizzazioni sta esplorando nuovi modelli, come il noleggio operativo o formule as-a-service, che consentano loro di smaltire, rinnovare e riciclare l’infrastruttura esistente, entrando così nell’economia circolare.

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Il noleggio tecnologico si basa sulla gestione del ciclo di vita degli asset end-to-end, che non è solo un vantaggio per l’ambiente, ma ha anche un risvolto economico dal punto di vista aziendale (TCO, sicurezza dei dati ecc.). Infatti, secondo la ricerca IDC, i modelli Opex consentono alle aziende di soddisfare 6 dei 17 SDG delle Nazioni Unite. I modelli di locazione portano le aziende a focalizzarsi sulla vita utile del bene. Al contrario, le soluzioni di acquisto in contanti tendono ad anteporre l’ammortamento all’efficienza, lasciando all’azienda un’infrastruttura obsoleta con prestazioni ed efficienza energetica inferiori e rendendo più difficile il rispetto dei principi ESG.

Riciclaggio e sicurezza dei dati

Il noleggio IT (o altri modelli Opex), come quello fornito da CSI Lifecycle, includono lo smaltimento sicuro delle apparecchiature al termine del periodo di noleggio, garantendone il riutilizzo o il riciclaggio sostenibili. «Ciò non solo aiuta a soddisfare gli aspetti ambientali e sociali degli obiettivi ESG, ma anche la governance, poiché questi servizi spesso includono la distruzione sicura dei dati, garantendo protezione contro le violazioni dei dati e conformità alle linee guida del GDPR», conclude Federico Maria Marchese.