Microsoft riduce l’accesso al suo tool di riconoscimento facciale

Usa, le agenzie federali accelerano sul riconoscimento facciale

L’azienda limita anche l’uso della tecnologia vocale neurale personalizzata a causa di problemi di deepfake

Microsoft sta rivedendo le sue politiche etiche di intelligenza artificiale e non consentirà più alle aziende di utilizzare la sua tecnologia di riconoscimento facciale per eseguire azioni come il dedurre emozioni, sesso o età. Come parte del suo nuovo “standard di intelligenza artificiale responsabile”, Microsoft afferma che intende mantenere “le persone e i loro obiettivi al centro delle decisioni di progettazione del sistema”. Il cambiamento porterà a cambiamenti concreti nella pratica, con alcune funzionalità modificate e altre ritirate dalla vendita. 

Il servizio Azure Face di Microsoft, ad esempio, è uno strumento di riconoscimento facciale utilizzato da aziende come Uber come parte dei processi di verifica dell’identità. Ora, qualsiasi azienda che desideri utilizzare le funzionalità di riconoscimento facciale del servizio dovrà richiedere attivamente l’uso, comprese quelle che lo hanno già integrato nei propri prodotti, per dimostrare di soddisfare gli standard etici dell’IA di Microsoft e che le funzionalità siano a vantaggio dell’utente finale. 

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Anche le aziende a cui è concesso l’accesso non saranno più in grado di utilizzare alcune delle funzionalità più controverse di Azure Face, con la società che ritirerà la tecnologia di analisi facciale che pretende di dedurre stati emotivi e attributi come sesso o età. “Abbiamo collaborato con ricercatori interni ed esterni per comprendere i limiti e i potenziali vantaggi di questa tecnologia e superare i compromessi”, ha affermato Sarah Bird, product manager di Microsoft. “Nel caso specifico della classificazione delle emozioni, questi sforzi hanno sollevato importanti interrogativi sulla privacy, la mancanza di consenso su una definizione di ’emozioni’ e l’incapacità di generalizzare il collegamento tra l’espressione facciale e lo stato emotivo nei casi d’uso”.

Leggi anche:  Economia circolare, Samsung estende la riparazione fai da te ad altri prodotti

Ovviamente, Microsoft non sta dicendo del tutto addio al riconoscimento delle emozioni: l’azienda utilizzerà ancora i suoi tool internamente, per strumenti di accessibilità come Seeing AI, che tenta di descrivere verbalmente il mondo per gli utenti con problemi di vista.