Sotto le risposte cominciano già ad apparire i primi ads
Negli ultimi giorni, gli utenti hanno segnalato di aver visto annunci all’interno dell’esperienza di chatbot di Bing. Sulla base di tali esempi, il chatbot basato su GPT-4 incorpora collegamenti pubblicitari pertinenti nelle risposte alle domande effettive degli utenti. Gli annunci non sembrano ancora essere visualizzati per la maggior parte delle persone ma molto probabilmente appariranno più frequentemente e in più sezioni della ricerca. In un nuovo post sul blog di Bing, Yusuf Mehdi, vicepresidente aziendale di Microsoft per la ricerca e i dispositivi, ha ammesso che la società sta attualmente esplorando l’inserimento di annunci nell’esperienza di chat di Bing, Ciò indica che i campioni visti finora fanno parte della sperimentazione. Mehdi ha anche rivelato come la società intenda incorporare più pubblicità nella nuova esperienza di Bing.
Finora, gli annunci che vengono visualizzati dagli utenti si presentano sotto forma di una citazione collegata, insieme a collegamenti aggiuntivi in una sezione “Ulteriori informazioni” sotto la risposta di Bing alla domanda. In futuro, Microsoft potrebbe lanciare un’esperienza in cui il passaggio del mouse su un collegamento di un inserzionista visualizzerà più collegamenti dal suo sito web nella speranza di indirizzare più traffico verso di esso. L’azienda sta anche esplorando l’idea di aggiungere sottotitoli dai suoi editori di feed di notizie personalizzati Start proprio accanto alle risposte del chatbot AI. Il fatto che Microsoft stia monetizzando su Bing è uno sviluppo previsto. Fin dall’inizio, la domanda non è mai stata “L’azienda lo farà?” ma “Come farà?” E ora abbiamo un’idea dei piani iniziali del gigante tecnologico. Come ha detto Mehdi nel suo post, Bing ha accumulato più di 100 milioni di utenti attivi al giorno, dopo la disponibilità. Poiché un terzo di questi utenti è nuovo su Bing, l’arrivo rappresenta una nuova opportunità per gli inserzionisti, con Microsoft che intende colpire il ferro finché è caldo.
