Cinque cose da sapere sulla digital transformation

Cinque cose da sapere sulla digital transformation
Cristiano Daolio, chief financial officer & chief transformation officer di Altea Federation

La trasformazione del business in logica digitale rappresenta ormai una priorità per ogni tipo di azienda, a prescindere da dimensioni e settore di appartenenza.

Se per “digitazion” intendiamo un utilizzo completo ed ottimale di tutti gli strumenti già presenti in azienda e per “digitalization” ci riferiamo alla conversione digitale di processi e specifici ambiti di lavoro, il termine “digital transformation” assume un significato molto più ampio. Per un’impresa significa trasformare, simultaneamente, quattro aree fondamentali del proprio modello di business: offerta e proposizione di valore, interazioni con la clientela, modello operativo, interazione con dipendenti e collaboratori e il loro modo di lavorare.

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Affiancare e supportare i clienti in questi processi è l’obiettivo di Altea Federation, che portiamo avanti agendo, principalmente, su tre livelli. Anzitutto, formazione e consapevolezza: aiutiamo i nostri clienti a comprendere i vantaggi e le opportunità dei modelli digitali, e le potenzialità delle nuove tecnologie. Ci occupiamo di disegnare il nuovo modello di business e i nuovi processi, oltre a definire il percorso da intraprendere (“Business Transformation Journey”) per passare dalla situazione attuale a quella futura. Infine, implementiamo nuove tecnologie digitali emergenti, tra cui intelligenza artificiale, robot process automation, blockchain, realtà virtuale, aumentata e mista.

Un percorso di trasformazione digitale, per avere successo, necessita di disciplina e la definizione di obiettivi chiari e responsabilità, poiché esula dalla gestione ordinaria. Nella nostra esperienza abbiamo individuato alcuni fattori chiave per arrivare ad una evoluzione ottimale:

  1. Strategia e trasformazione digitale: la trasformazione digitale deve partire dalla strategia aziendale ed integrarsi perfettamente con essa, non essere un percorso parallelo. In questa logica preferiamo parlare di “Business Transformation” anziché di Digital Transformation.
  2. Leadership: il percorso di trasformazione digitale deve essere governato dal CEO e dal Board aziendale. La funzione IT ha senza dubbio un ruolo fondamentale, ma non si può prescindere da una forte sponsorship e commitment da parte dei vertici aziendali, per cui deve essere una priorità in agenda.
  3. Investimenti e ritorni: all’inizio del percorso devono essere definiti, quantificati e successivamente misurati gli obiettivi da raggiungere e gli investimenti da effettuare. Un piano di trasformazione digitale senza i necessari investimenti è un piano destinato a fallire. Strumenti come Mappa della Strategia e Balanced Scorecard, nelle loro ultime evoluzioni, sono tool che possono fornire un ottimo supporto.
  4. Progetto “lighthouse”: conviene iniziare con un sotto-progetto semplice, a basso rischio e alta visibilità per creare motivazione ed entusiasmo nelle persone e facilitare la gestione del cambiamento.
  5. Approccio: la domanda da porsi non è “come posso applicare l’intelligenza artificiale nei miei processi”, ma “come posso ridisegnare e trasformare i miei processi e journey combinando insieme le nuove tecnologie, per esprimere il massimo delle loro potenzialità”.
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Il Digital Transformation Journey, se ben interpretato e con i giusti accorgimenti e presidi, può convertirsi da una “mission impossible” a una opportunità unica di rilancio e rafforzamento delle aziende.