Apple accusata da Intertrust per i brevetti sul DRM

L’azienda holding di Sony e Philips ha denunciato la casa di Cupertino per l’utilizzo di contenuti con lucchetto digitale

Dopo mesi di silenzio il nome di Apple torna ad essere accostato a quello di brevetti e tribunali. L’intera gamma di prodotti della Mela sono entrati nel mirino di Intertrust Technologies di proprietà Sony e Philips per lo sfruttamento indebito di quindici brevetti sul DRM. iPhone, iPad e iPod Touch, oltre a Mac, Apple TV e vari software utilizzerebbero brevetti che non appartengono a Cupertino. “Apple ha grandi prodotti ma utilizzano le tecnologie di Intertrust – ha riferito il CEO Talal ShamoonI nostri brevetti sono fondamentali per la sicurezza di internet e il “distributed trusted computing” (da cui deriva il DRM) è il risultato di anni di ricerca e sviluppo interno”.

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La storia

Per chi non lo sapesse, la Intertrust Technologies non è solo una delle tante ditte che producono brevetti. Come ha rilevato il Wall Street Journal, sia Sony che la Royal Philips Electronics ne detengono le azioni e la Intertrust in passato ha concluso importanti accordi di partnership con aziende del calibro di Samsung, Nokia, Motorola, Adobe, Vodafone, HTC e altri. Inoltre nel 2004 l’azienda ha vinto una causa di 440 milioni di dollari con Microsoft. È presto per dire se Intertrust potrà ottenere una sanzione nei confronti di Apple, ma la strada sembra quella giusta. Di certo non mollerà facilmente la presa visto che a differenza di alcune società che producono brevetti ad-hoc, la Intertrust assume direttamente ingegneri e sviluppa internamente le sue tecnologie per la distribuzione dei contenuti.

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