Su Facebook dal lavoro ma niente amicizia con il capo

Un’indagine di F-Secure rivela che la maggioranza degli iscritti a Facebook accede al social network anche dal posto di lavoro, ma il 73% non aggiunge il proprio capo agli amici

Un’indagine internazionale condotta da F-Secure tra gennaio e marzo 2010 sugli utenti di Facebook, ha rivelato che il 58% degli intervistati si collega al social network almeno occasionalmente durante l’attività lavorativa. Tuttavia, circa 3 utenti su 4 non aggiungono il proprio capo fra gli amici e il 77% dichiara di utilizzare le impostazioni di privacy del sito.

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“Abbiamo osservato che gli utenti di Facebook sono molto più attenti alla privacy di quanto gli esperti non credano”, ha dichiarato Sean Sullivan, Security Advisor di F-Secure. “Mentre Facebook rende pubbliche sempre più informazioni, aumenta la consapevolezza dell’importanza della privacy tra gli utenti”.

Gestire la propria presenza online è fondamentale per chi è alla ricerca di un’occupazione. Da tempo, i datori di lavoro usano Google per raccogliere informazioni sui candidati e la lettura dei profili sui social network è diventata una pratica comune per chi si occupa delle assunzioni.

Molti dipendenti di diversi Paesi, inclusi i funzionari militari, inoltre, sono stati richiamati per aver pubblicato contenuti inappropriati o offesivi sul social network più popolare al mondo.

“Il 35% degli utenti intervistati ha dichiarato di aver pubblicato qualcosa su Facebook e di essersene poi pentito”, ha commentato Sullivan. “Gli utenti di Facebook devono rendersi bene conto che qualsiasi contenuto carichino sul sito, protetto o meno a livello di privacy, può facilmente diventare pubblico. Pertanto, è buona norma pensarci due volte prima di farlo”.

“Facebook è un servizio gratuito. Gli iscritti ‘pagano’ guardando la pubblicità e mettendo parte della propria vita in contenuti che possono essere cercati, condivisi e monetizzati”, ha aggiunto Sullivan. “Gli utenti sono disponibili a questo tipo di scambio, ma chiedono a Facebook maggiore controllo su ciò che viene condiviso, e con chi”, ha concluso Sullivan.

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Sul blog “Safe and Savvy” di F-Secure, è possibile approfondire il tema della privacy e della sicurezza online: http://safeandsavvy.f-secure.com. Chi volesse partecipare alla conversazione in corso su queste tematiche, può collegarsi a: www.facebook.com/F-Secure e www.twitter.com/FSecure.

Il blog degli F-Secure Lab si trova all’indirizzo www.f-secure.com/weblog