Il genoma degli agrumi ne svela la storia

Un gruppo di ricerca internazionale ha sequenziato il genova di diversi agrumi per scoprirne l’origine genetica e creare frutti resistenti alla malattie e di qualità migliore

L’International citrus genome consortium, un team di ricerca internazionale a cui hanno partecipato anche scienziati italiani, ha sequenziato il genoma di 7 agrumi per comprenderne l’origine genetica e sviluppare nuoi genotipi resistenti alle malattie e migliorarne la qualità. Lo stesso tipo di analisi è stato effettuato nel nostro Paese per proteggere le colture di pesco.

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Per questo studio sono stati analizzati oltre 25mila geni di clementine (Citrus x clementina) e di altri sette frutti dello stesso tipo, che pare aiutino a combattere infarti ed ischemie.

Gli agrumi hanno antenati comuni

Dai dati raccolti, gli scienziati hanno dedotto che il 45% del genoma degli agrumi è identico in tutte le tipoligie di questi frutti. In particolare il pomelo (Citrus maxima) e il mandarino (Citrus reticolata) pare siano le piante originali selvatiche che attraverso incroci hanno prodotto le specie “domestiche” attuali. Ad esempio l’arancio e l’arancio di Siviglia, o amaro, derivano entrambe da questi due frutti. Il primo si è generato dopo una complessa serie di incroci mentre il secondo ha avuto come “padre” il mandarino e come “madre” il pomelo.

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