Il lavoro agile aumenta la produttività

JM Finn attiva il telelavoro in una settimana grazie a Nutanix

Definito finora anche telelavoro o lavoro flessibile, si diffonde sempre più, accresce la produttività, riduce i costi operativi, aumenta la fidelizzazione del personale, diminuisce il traffico nelle aree urbane e permette di gestire meglio il tempo da dedicare alla famiglia e ai rapporti sociali

Regus aderisce e sostiene l’iniziativa promossa dal Comune di Milano e contribuisce attivamente riportando alcuni dati delle sue ricerche condotte a livello globale sul tema della flessibilità nel posto di lavoro.

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L’indicatore economico globale del 2013 di Regus, condotto su più di 26.000 dirigenti aziendali in 90 paesi, rivela che gli impiegati ancora legati alla scrivania dell’ufficio rappresenteranno presto una sparuta minoranza ed evidenzia che il 48% di loro lavora già in remoto per almeno la metà della propria settimana lavorativa.

In Italia, circa la metà dei dirigenti (il 47%) lavora in modo flessibile per almeno metà settimana e il 76% delle aziende italiane ha registrato un aumento della produttività a seguito dell’adozione di pratiche di lavoro agile, come la facoltà dei dipendenti di scegliere dove e quando lavorare.

Questi vantaggi derivano probabilmente dal fatto che il 66% degli intervistati afferma di sentirsi più attivo e motivato con il lavoro flessibile.

L’esperienza del lavoro flessibile può avere un valore particolare per i giovani. Il 25% degli intervistati in Italia ritiene che i giovani dipendenti siano maggiormente responsabilizzati dal telelavoro. Inoltre, il lavoro flessibile sta creando un nuovo tipo di interazione tra i capi ufficio e i loro sottoposti. Il 23% degli intervistati ritiene che la supervisione a distanza aiuti a mantenere un rapporto più professionale.

Commentando lo studio, Mauro Mordini, general manager di Regus in Italia, afferma: “Ogni giorno circa 900.000 persone si recano a Milano per raggiungere il luogo di lavoro, raddoppiando quasi il numero degli abitanti. Molti impiegati però non hanno più bisogno di viaggiare quotidianamente per raggiungere una sede di lavoro fissa, perché smartphone, tablet, portatili e applicazioni basate sul cloud consentono di connettersi con flessibilità e in modalità remota”.

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“I pendolari, quindi, dovrebbero poter utilizzare le tecnologie esistenti per lavorare in una sede più pratica e comoda: a casa, in “luoghi terzi” o nel business centre più vicino. In questo modo risparmierebbero denaro, tempo e lo stress dovuto agli spostamenti; inoltre, città come Milano trarrebbero vantaggio dalla minore congestione del traffico e dal minore inquinamento dovuto agli scarichi delle auto. È una soluzione ecologica, pratica ed economica per tutti, e consente di lavorare in maniera più produttiva”.