La dematerializzazione agile: InfoCert libera dalla carta

Le nuove opportunità date dagli obblighi di legge in materia di posta elettronica certificata e dematerializzazione e le resistenze al cambiamento nella PMI. Con un fatturato di 29 milioni di euro nel 2012, InfoCert intercetta tutte le esigenze dell’industry e della PA grazie a un’offerta articolata e servizi (SaaS) tramite cloud

La dematerializzazione dei processi documentali, attraverso soluzioni di gestione documentale, conservazione sostitutiva, firma digitale, posta elettronica certificata ed enterprise content management (ECM), sono al centro dell’attività di InfoCert. Nata come spin-off di InfoCamere, la società si sta ritagliando una fetta non indifferente del mercato della certificazione digitale, della conservazione e della posta elettronica certificata, con oltre quattro milioni di clienti attualmente attivi. E con risultati degni di nota: dopo aver messo a segno nel 2011 una crescita del 45% rispetto all’anno precedente, il fatturato 2012 si è attestato a quota 29 milioni di euro, e il primo semestre 2013 ha già visto un aumento del 24% del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2012. Sicuramente, merito di un’offerta articolata, con servizi in grado di soddisfare tutte le esigenze, con soluzioni verticali rivolte ai settori bancario, assicurativo, farmaceutico, manifatturiero, energy, utilities e sanità, per la pubblica amministrazione, per le associazioni di categoria e gli ordini professionali. Con sedi a Roma, Milano e Padova, InfoCert è leader a livello europeo per i processi di conservazione sostitutiva dei documenti a norma e per i servizi di posta elettronica certificata (PEC) ed è la prima Certification Authority in Italia per la firma digitale

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PROCESSI IN AZIONE

Il merito di questi successi è anche di una strategia ben precisa, che mette la compliance agli obblighi di legge al centro di un quadro più ampio. «Se non vediamo la posta elettronica certificata come un semplice adempimento normativo – spiega Danilo Cattaneo, direttore generale di InfoCert – ma la inseriamo in un processo di dematerializzazione, si può rendere più flessibile ed efficiente il proprio modello operativo e organizzativo, realizzando numerosi vantaggi sia in termini di costi – visto che si userà meno carta e si risparmieranno le spese per posta e corrieri – sia in termini di velocità e sicurezza». Ma non solo. «Introdurre la PEC offre anche l’opportunità di automatizzare numerosi processi, come per esempio il recupero crediti, con risparmi immediati, visto che buona parte delle spese è relativa alle comunicazioni per raccomandata». Quello che è interessante notare è che il ritorno sugli investimenti in questo tipo di progetti è piuttosto rapido. «Si va dai 6 ai 14 mesi al massimo – precisa Cattaneo – e nelle gradi realtà private o pubbliche non è difficile trovare interlocutori molto sensibili su questi temi. L’adozione di questi strumenti è ormai generalizzata. Lo è un po’ meno nelle medie imprese, sulle quali stiamo operando da tempo con risultati incoraggianti».

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INTEGRAZIONE E ORCHESTRAZIONE

Un’offerta sulla quale la società sta investendo molto negli ultimi tempi è LegalCloud, un servizio erogato in modalità software as a service (SaaS) dai data center InfoCert.

LegalCloud si integra in modo trasparente con l’ERP o l’ECM adottati dal cliente, valorizzando gli investimenti già fatti in ambito di gestione documentale, grazie ad un bus che orchestra in modo tecnologicamente omogeneo tutti i processi, integrando i servizi InfoCert (PEC, firma digitale, conservazione sostitutiva) con quelli già presenti nelle aziende. Per mantenere un costante aggiornamento della piattaforma InfoCert lavora in partnership con i maggiori player di mercato (Oracle, SAP, EMC, Microsoft, IBM, Kofax e RedHat).

Realizzata da circa un anno, l’infrastruttura LegalCloud «ha già numerosi clienti nell’area enterprise» – fa sapere Pierpaolo Benintende, direttore marketing e sviluppo mercato di InfoCert. In particolare, «oltre dieci, tra primarie banche italiane, principali utilities e importanti pubbliche amministrazioni usano già LegalCloud e l’hanno integrato nei loro processi. Nel corso di quest’autunno, cominceremo a effettuare azioni specifiche, mirate soprattutto ai CIO delle medie aziende per fare conoscere meglio le vaste potenzialità di questa offerta».