La Russia abbandona gli iPad: i tablet Samsung sono più sicuri

Il ministro delle comunicazioni russo ha confermato che gli iPad forniti ai membri del governo saranno sostituiti con tablet Samsung ritenuti più sicuri

Addio iPad: il governo russo ha deciso di sostituirli con i tablet della sudcoreana Samsung, ritenuti più sicuri nella protezione dei dati. Lo ha reso noto il ministro delle comunicazioni russo, Nikolai Nikiforov, assicurando che la decisione non significa comunque alcuna restrizione o sanzione contro l’americana Apple. Il maggiore fan dell’iPad finora era lo stesso premier, Dmitri Medvedev.  
 
I tablet Samsung «sono apparecchi protetti in modo particolare, che si possono utilizzare per lavorare su informazioni confidenziali», ha spiegato il ministro, aggiungendo che una parte delle informazioni scambiate nel corso del consiglio dei ministri «hanno un carattere confidenziale» e che «questi apparecchi corrispondono interamente a tali esigenze». 
 
Nikiforov ha reso noto che chiederà al suo ministero di fare molta attenzione alle scelte dei partner per le commesse pubbliche: «le informazioni pubblicate dai media sul fatto che i servizi segreti americani vogliono aumentare sensibilmente il volume dei dati intercettati suscita, naturalmente, una seria inquietudine nei responsabili delle commesse pubbliche».  

Il Governo russo ha deciso di sostituire gli iPad, di cui sarà con ogni presentata oggi la disponibilità di Microsoft Office, con i tablet Samsung. Il ministro delle comunicazioni Nikolai Nikiforov ritiene i prodotti dell’azienda coreana, che ha stretto un accordo sui brevetti con Google, siano più sicuri rispetto ai device Apple. Mosca ha comunque sottolineato che la decisione non è stata presa come sanzione nei confronti dell’azienda di Cupertino.

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Paura dello spionaggio USA

I tablet Samsung, ha spiegato Nikiforov, “sono apparecchi protetti in modo particolare, che si possono utilizzare per lavorare su informazioni confidenziali”. “Le informazioni pubblicate dai media sul fatto che i servizi segreti americani vogliono aumentare sensibilmente il volume dei dati intercettati suscita, naturalmente, una seria inquietudine nei responsabili delle commesse pubbliche”, ha concluso il ministro. Nikiforov lascia quindi intendere che le rivelazioni di Edward Snowden sulle attività di spionaggio della NSA, che il whistleblower ritiene debbano essere fermate, hanno avuto un certo peso su questa decisione.

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