Le aziende si affidano al SaaS

I dirigenti di livello C e i responsabili IT coinvolti nell’indagine riconoscono un incremento nell’adozione del modello SaaS per le applicazioni di CRM e business intelligence. La maggior parte ha in programma di ampliarne l’utilizzo nel prossimo anno. In Italia, più del 50% degli intervistati afferma di aver ottenuto un ritorno sugli investimenti ragionevole dalle proprie implementazioni SaaS.

Secondo quanto emerso da una recente ricerca commissionata da Avanade, fornitore di servizi tecnologici aziendali, le aziende stanno adottando in misura sempre maggiore il modello Software-as-a-Service (SaaS) per le proprie applicazioni più critiche, considerate dei differenziatori per la loro attività.

La maggior parte degli intervistati afferma di aver introdotto il SaaS in ambito CRM (52%) e business intelligence (47%), posizionando queste due aree prima di quelle ERP, collaboration e sistemi finanziari.

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Individualmente, la maggior parte degli intervistati ha sottolineato che proprio queste applicazioni sono considerate differenziatori e strumenti strategici per il business rispetto ai concorrenti.

Di fatto, oltre il 40% ha menzionato il CRM e oltre il 37% la Business Intelligence (BI). In Italia il CRM è considerato cruciale dal 27 % dei rispondenti, mentre la BI lo è addirittura per il 47%. Anche l’ERP continua tuttavia a mantenere una posizione elevata con una percentuale del 37%.

“Le potenzialità del Software-as-a-Service sono state subito riconosciute dalle aziende, ” ha dichiarato Aziz Virani, Executive Vice President of Global Technologies and Solutions in Avanade.

“Questo modello di servizi online sta cominciando a modificare in maniera sostanziale la modalità con cui l’Information Technology viene fruita e resa disponibile all’interno delle grandi organizzazioni.”

Dall’indagine, condotta da Kelton Research, emerge un’evidente distanza tra le percezioni degli intervistati e la loro reale esperienza in tecnologie SaaS.

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Di seguito i dati emersi:

• Sebbene il 90% riconosca il successo delle proprie implementazioni SaaS, oltre la metà (54%), in Italia il 33%, avrebbe eseguito un’analisi più rigorosa dei costi e dei benefici prima di realizzare applicazioni basate sul SaaS.

• Nonostante ciò, tra coloro che utilizzano attualmente il SaaS, il 65% afferma di aver ottenuto un ritorno sugli investimenti ragionevole dalle proprie implementazioni SaaS.

• Oltre il 62% degli intervistati afferma inoltre di voler incrementare l’utilizzo del SaaS nel prossimo anno.

“Nell’attuale mercato della tecnologia, le aziende devono far fronte a budget e risorse IT limitate, alla necessità di implementazioni rapide e all’esigenza di ridurre i costi operativi.

E’ pertanto evidente come le aziende vedano nelle soluzioni SaaS la risposta alle loro necessità”, ha commentato Roberto Chinelli, CTO di Avanade Italia, che ha aggiunto: “Esternalizzando sia le applicazioni critical sia quelle non-critical, le aziende possono ridurre il rischio complessivo, i costi e ottenere valore da un’applicazione in maniera più immediata.”

In Italia, in effetti, alla domanda se in azienda viene utilizzato un modello SaaS, il 50% degli intervistati ha risposto “sì”.

Altri dati emersi dalla ricerca di ottobre 2009:

• Mentre il SaaS si afferma sempre più, circa un terzo (30%) dei rispondenti dichiara di perdere oltre un giorno di lavoro a causa di interruzioni del servizio. A parte questa problematica, il SaaS sta riscuotendo un notevole successo a livello globale: il 93% delle aziende, anche italiane, riportano esperienze positive.

• La maggior parte degli intervistati dichiara di utilizzare il modello SaaS da un anno o meno (60%.)

• A livello globale, 2 intervistati su 1 preferiscono avvalersi del SaaS tramite servizi interni o privati, piuttosto che da service provider esterni.

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• Sebbene la tecnologia possa apparire nuova per molti utenti, un terzo afferma di utilizzare tre o più provider SaaS. L’Italia sembra invece andare controcorrente, affidandosi in prevalenza (40%) a un solo fornitore.