Google cerca nel DNA la chiave per la salute del corpo

Google studia il DNA per migliorare la salute

Google con il progetto “Baseline Study” vuole realizzare un modello di organismo perfettamente in salute attraverso l’analisi del DNA

Tempo fa il CEO di Google Larry Page aveva proposto di condividere nel cloud e in forma an0nima i dati clinici dei pazienti affetti da tumore per favorire e accelerare i progressi della ricerca medica. Big G, che da inizio luglio ha respinto la metà delle richieste di cancellazione di link per il diritto d’oblio, è andata avanti con i suoi progetti dedicati alla salute e ora ha realizzato un progetto dedicato all’analisi del DNA dopo la fondazione di Calico, startup dedicata alla ricerca del segreto della giovinezza.

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Il laboratorio segreto Google [X], che con Novartis sta sviluppando le lenti a contatto hitech in grado di monitorare la glicemia nel sangue, ha avviato il programma “Baseline Study”, il cui obiettivo è individuare tramite l’analisi genetica i parametri che mantengono in perfetta salute il nostro organismo.

Google cerca il prototipo del corpo in perfetta salute

Dal punto di vista operativo il “Baseline Study” prevede la raccolta delle informazioni genetiche e molecolari per individuare un organismo umano modello che sia il prototipo della salute. I ricercatori di Mountain View raccoglieranno inizialmente i dati genetici di 175 volontari, che poi diverranno migliaia nel corso della sperimentazione. Le informazioni saranno raccolte in forma anonima da fluidi corporei come saliva e sangue e successivamente saranno forniti agli scienziati della Duke University e della Stanford University per ulteriori analisi e per estendere il campione da analizzare. Una volta conclusa la fase di raccolta dei dati si potrà creare un modello di corpo in salute privo di malattie e difetti genetici.

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Nel lungo periodo i risultati del “Baseline Study” permetteranno ai ricercatori di identificare patologie o problemi a livello di DNA molto più rapidamente di oggi. Inoltre, le industrie farmaceutiche potranno moltiplicare i propri sforzi per la prevenzione delle malattie piuttosto che per la loro cura con molto più profitto rispetto al passato.