Qualcomm vuole CSR per l’Internet of Things

edge computing

Qualcomm sta per acquisire per circa 2 miliardi di euro la britannica CSR, azienda specializzata in soluzioni per l’Internet of Things

Qualcomm, che recentemente è stata accusata da Nvidia di aver violato alcuni sui brevetti, è pronta ad acquisire l’azienda britannica di microprocessori CSR, precedentemente conosciuta come Cambridge Silicon Radio. Il colosso dei chip pare abbia offerto 1,6 miliardi di sterline, circa 2 miliardi di euro, e la società del Regno Unito ha ritenuto la proposta “equa e ragionevole”. In passato, CSR aveva rifiutato un’offerta della stessa entità da parte della statunitense Microchip Technology. Dopo le indagini di rito delle autorità, l’affare dovrebbe concludersi entro l’estate del 2015.

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Qualcomm si espande nell’Internet of Things

L’acquisizione di CSR servirà a Qualcomm per implementare la sua tecnologia per l’Internet of Things, settore in cui è molto impegnata anche nell’ottica della All Seen Alliance. L’ex Cambridge Silicon Radio da tempo ha deciso di specializzarsi nei dispositivi connessi dopo aver ceduto la sua divisione mobile a Samsung nel 2012 insieme al 4,9% delle quote. CRS ha creato diverse soluzioni nel wearable computing, entertainment, geolocalizzazione e automotive. Inoltre, l’azienda con CRS Mesh ha realizzato un nuovo protocollo Bluetooth pensato per i dispositivi SMART.

L’acquisizione, affermano da Qualcomm, “completa l’offerta attuale aggiungendo prodotti, canali di distribuzione e clienti nelle categorie in forte crescita della Internet of Everything (IoE), dell’automotive e dell’infotainment a bordo, accelerando la presenza di Qualcomm sulla strada della leadership”.

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