Confalonieri chiede di tassare Amazon, Facebook e Google

Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, chiede che Google, Amazon e Facebook siano tassati in quanto guadagnano sulla pubblicità

In occasione dell’assemblea degli azionisti di Mediaset, il presidente Fedele Confalonieri torna ad attaccare i colossi statunitensi del web. In particolare, l’imprenditore contesta il fatto che queste aziende non paghino tasse in Italia nonostante guadagnino nel nostro Paese attraverso pubblicità e ricerche online e detengano i dati personali di moltissimi cittadini. “Google, Facebook e Amazon, per non fare nomi, non pagano tasse in Italia: i paesi europei stanno reagendo, è una sveglia anche per l’Italia e il nostro governo”, ha detto Confalonieri. In passato si era parlato di una tassa dedicata alle aziende estere del web, che avrebbero dovuto aprire la partita IVA per operare in Italia. Dopo lunghe discussioni, il premier Matteo Renzi aveva poi smentito l’introduzione di tale norma. In Spagna, invece, questo tipo di imposta è stata introdotta e ha portato alla chiusura della sezione locale di Google News.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Confalonieri: “Amazon, Facebook e Google guadagnano con la pubblicità quindi vanno tassati”

“Si stima, ma possiamo solo congetturare, che solo Google dreni risorse pubblicitarie per quasi un miliardo e mezzo all’anno, Facebook detiene tutti i dati dei nostri ragazzi e Google è in grado di fornire gli ultimi 4 anni di ricerche fatto sul suo motore: è una gigantesca schedatura digitale di informazioni su centinaia di milioni di persone, gli orientamenti di consumi di tutti noi da vendere agli investitori pubblicitari”, ha argomentato Confalonieri. “Quando il vertice di Google dice che il suo mestiere non è fare l’editore, distorce la realtà e calpesta l’evidenza: la verità è che distribuisca contenuti editoriali fatti da altri, anche da noi, senza accollarsi i costi di produzione ma incamerando i ricavi della pubblicità”, conclude l’imprenditore.

Leggi anche:  Cisco annuncia l’intenzione di acquisire Splunk

Le parole del presidente di Mediaset, che già in passato aveva criticato gli OTT per il diritto d’autore, arrivano a pochi giorni dall’apertura di un’indagine ufficiale della Commissione europea su Google per abuso di posizione dominante nel settore delle ricerche online. Recentemente Big G ha provato a mitigare il conflitto con gli editori europei con un progetto per accelerare lo sviluppo del giornalismo digitale.