Apple TV: ecco come sarà

Votata al gaming e all’intrattenimento domestico, diventerà il centro multimediale della casa grazie alla domotica e alle app

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Mancano solo due giorni alla conferenza stampa che Apple terrà negli Stati Uniti. Forse per il primo anno l’attenzione non è rivolta solo alla nuova generazione di iPhone ma ad una serie di nuovi prodotti che dovrebbero portare la Mela una spanna sopra la concorrenza. Non parliamo dunque esclusivamente del settore mobile ma di quello più generale dell’hi-tech che oramai comprende smartwatch, domotica e internet degli oggetti. Fulcro centrale della prossima Apple è iOS 9, il sistema operativo che sarà installato su tutto il mondo di Tim Cook, a partire dai cellulari per finire su televisori, orologi, tablet e, in un certo senso, computer. La via da seguire è un po’ quella tracciata da Microsoft con Windows 10 che gira su una vasta gamma di prodotti (anche sui mini PC della serie Raspberry).

Cosa cambia

Tralasciando dunque per una volta iPhone 6S e nuovi iPad, di cui vedremo un modello Pro da 12.2 pollici, parliamo della Apple TV. È qui infatti che l’azienda ha concentrato il meglio dell’universo multimediale che gli utenti conoscono bene. Secondo i ben informati, il particolare curioso è che oltre ai vari Google, Amazon e Netlfix, ognuno con i suoi servizi di contenuti video on-demand, Apple potrebbe rappresentare un degno avversario anche per il mondo del gaming e non solo di quello dell’ultimo minuto che si accontenta di un Angry Birds su uno schermo da 4.7 pollici. Apple dovrebbe fare del settore videoludico un driver remunerativo di primo piano, affidando alla nuova Apple TV un comparto hardware di assoluto livello e un paio di periferiche specifiche, come un telecomando touch, di cui avevamo già scritto, e un gamepad professionale. Certo alcuni titoli per le console principali resteranno inarrivabili, ma da Cupertino sembrano essere certi di un possibile successo tra chi conosce già la qualità delle app sullo Store e chi confida in un miglioramento futuro dei titoli disponibili. D’altronde i vari FIFA, Call of Duty e tanti altri si comportano già bene su un iPad e c’è da credere che faranno ancora meglio con un ecosistema maggiore e con il lavoro dedicato di team all’interno delle software house principali.

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