Google ha scelto John Krafcik, ex manager di Hyundai, per dirigere il suo progetto per realizzare automobili senza conducente
Google aggiunge un altro importante tassello verso la creazione della prima automobile che non necessita di un conducente. Big G ha infatti nominato John Krafcik, ex CEO di Hyundai Motor America, primo amministratore delegato per il progetto Google Car. “La competenza e l’esperienza tecnica di John saranno preziosi nella collaborazione con diversi partner per raggiungere il nostro obiettivo”, ha dichiarato una portavoce dell’azienda di Mountain View. L’arrivo di Krafcik potrebbe inoltre coincidere con la creazione di una società ad hoc, che sarà esterna ai laboratori Google X e sotto l’egida di Alphabet.
Il futuro del progetto Google Car
Krafcik inizierà ufficialmente a lavorare a fine mese e si occuperà delle Google Car insieme Chris Urmson, attuale responsabile del progetto. “Le macchine che si guidano da sole potranno salvare migliaia di vite, – ha twittato Krafcik – daranno alle persone una grande mobilità e ci permetteranno di liberarci dalle cose che oggi troviamo frustranti quandAo guidiamo”. Attualmente le Google Car sono in fase di test sulle strade della California e nonostante qualche problema con gli altri automobilisti (alcuni esperti le accusano di essere troppo rigide nei confronti del codice della strada) stanno ottenendo ottimi risultati. Google, che ha lanciato un’app dedicata a Street View separata da Maps, non ha comunque intenzione di produrre da sé le sue autonomous car ma lavorerà con le casa automobilistiche per creare una piattaforma tecnologica che possa essere utilizzata come futuro standard del settore.
Nel frattempo, anche Honda si è aggiunta alla lista delle aziende che effettuano test su strada per le autonomous car. Audi e Daimler, che ha acquisito le mappe di Nokia HERE proprio per migliorare la parte software delle automobili senza conducente, sono al momento in vantaggio sulle rivali. Apple, invece, è ancora alle fasi iniziali per quanto riguarda la creazione di una self driving car (Progetto Titan) ma la tecnologia e le risorse di cui dispone potrebbero sicuramente permetterle di ridurre il gap in poco tempo.
