Addio Safe Harbor, USA ed Ue si accordano sui dati personali

L’UE, una nuova legge sulla libertà di stampa mette a rischio la privacy

Dopo l’annullamento del Safe Harbor, USA e Unione Europea hanno stipulato un nuovo accordo riguardante il trasferimento dei dati e la protezione della privacy

Lo scandalo Datagate aveva già minato la fiducia dei governi europei nei confronti degli Stati Uniti per quanto riguarda la protezione della privacy poi è arrivato il caso di Max Schrems, lo studente tedesco che aveva accusato Facebook di detenere illegalmente informazioni sul suo conto nei suoi server statunitensi. A ottobre la Corte di Giustizia Ue aveva quindi sentenziato che il Safe Harbor, ovvero l’accordo fra USA ed Europa per il trasferimento dei dati fra i due continenti, non poteva essere più valido. Dopo mesi di trattative tra la commissaria Ue per la Giustizia e la tutela dei consumatori, Vera Jourova, e la segretaria al commercio americana, Penny Pritzker, si è finalmente giunti a un nuovo patto battezzato “Eu-Us Privacy Shield”. Il testo sarà presentato oggi al vicepresidente della Commissione, Andrus Ansip, dopo che i Garanti della privacy del Vecchio Continente si sono riuniti per decidere sulla questione. La Jourova prevede che l’accordo diverrà operativo entro 3 mesi.

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Rispetto a Safe Harbor lo “Eu-Us Privacy Shield” garantisce maggiori tutele alla privacy dei cittadini europei. Nell’accordo si esplicita che “i dati degli europei non verranno sottoposti a sorveglianza indiscriminata”. Addio alle autocertificazioni, i colossi del web statunitensi dovranno dimostrare il loro impegno per la protezione della riservatezza dei dati degli utenti europei quanto trasferiranno i loro dati negli USA. I commissari inoltre sottolineano di aver ricevuto “rassicurazioni scritte” che le agenzia governative non potranno agire deliberatamente ma saranno soggette “a limitazioni chiare e a meccanismi di controllo”. Lo “Eu-Us Privacy Shield” verrà ridiscusso ogni anno per valutare che siano rispettati tutti i punti previsti dall’accordo e verranno istituiti degli organi a cui i cittadini potranno rivolgersi per reclami e ricorsi riguardanti la violazione della privacy. Questi uffici saranno gestiti da una figura indipendente all’interno del dipartimento di Stato statunitense.

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