Il boss delle ricerche di Google passa a Uber

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Amit Singhal, direttore della divisione per le ricerche online di Google, è stato assunto da Uber per lavorare ai sistemi di guida autonoma

Google sta per perdere una delle figure che le hanno permesso di imporsi a livello mondiale. Amit Singhal, il numero uno della divisione Search, sta per trasferirsi a Uber dopo 15 anni passati a Mountain View. L’annuncio è arrivato direttamente dal top manager tramite il suo sito personale. Singhal ricoprirà il ruolo di Senior Vice-President of Engeneering e riferirà direttamente al CEO di Uber, Travis Kanalick, e al direttore del progetto per le tecnologie di guida senza conducente, Anthony Levandowski.

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Lo scorso febbraio Singhal aveva annunciato di voler lasciare Google per dedicarsi alla beneficenza ma inaspettatamente ha poi scelto di accettare l’offerta di Uber dopo aver parlato con Kanalick. “Innanzitutto, sono un grande fan di Uber. – scrive il mago delle ricerche online – Come molte altre persone, non riesco a ricordare com’era prima di poter premere un pulsante e vedere un’auto comparire in pochi minuti. La cosa più entusiasmante, per me, è l’impatto a livello globale di un’idea semplice: premi un pulsante, arriva un’auto”.

Uber è diretta concorrente di Google nel settore della guida autonoma. Entrambe stanno lavorando a un servizio di ride sharing senza conducente e il know how di Singhal potrebbe spostare gli equilibri attuali. La startup di San Francisco al momento ha trovato un ostacolo burocratico ai test su strada per la sua tecnologia mentre Google, nonostante la competizione tra le due aziende, ha deciso di integrare il suo servizio NCC all’interno di Maps.

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