Le self driving car di Google saranno quasi sempre offline

Il Regno Unito renderà legali le auto “a guida autonoma”

Google ha pensato di prevenire eventuali attacchi hacker alle sue self driving car scollegandole dalla Rete per la maggior parte del tempo

Gli oggetti connessi sono ormai la normalità. Già oggi molti di noi utilizzano elettrodomestici in grado di comunicare tra loro tramite Internet. E’ la cosiddetta rivoluzione dell’Internet of Things. Collegare così tanti prodotti tra loro è comunque un rischio per la privacy, in quanto gli hacker possono penetrare i loro sistemi di sicurezza esattamente come avviene sui computer. Anche le self driving car non sono immuni da questa problematica. Google ha quindi predisposto una serie di funzioni per limitare le attività dei pirati informatici.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il CEO di Waymo John Krafick, che ha il compito di dirigere lo sviluppo delle auto senza conducente di Mountain View, ha affermato in una intervista al Financial Times che i sistemi di guida autonoma realizzati da Google saranno scollegati da Internet per la maggior parte del tempo per prevenire attacchi hacker. ”Le nostre auto comunicano con il mondo circostante solo quando ne hanno bisogno, in modo che non ci sia una linea continua che possa essere hackerata. – ha sottolineato Krafick – Quando diciamo che le nostre auto sono autonome, non significa solo che non c’e’ un guidatore ma anche che non c’e’ una continua connessione cloud”. Il manager ha poi confermato di “prendere molto seriamente” aspetti come la cybersicurezza.

Waymo non ha il compito di realizzare self driving car vere e proprie ma solo i sistemi di guida autonoma, che verranno poi ceduti in licenza ai produttori di automobili. L’azienda alle dirette dipendenze di Google ha già stretto accordi con aziende come Fca, con cui prevede di avviare i primi test su strada entro pochi mesi.

Leggi anche:  La Apple Car è definitivamente morta