Il Galaxy X è reale: eccolo

galaxy x

Questa potrebbe essere la prima foto dello smartphone pieghevole di Samsung: due schermi per lato e una cerniera nel mezzo

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Sappiamo bene quanto Samsung punti sul Galaxy X. Si tratta dello smartphone che potrebbe cambiare il panorama mobile come lo conosciamo attualmente, portando in piazza il primo dispositivo completamente pieghevole. Molto più dei lati curvi, molto più degli accessori da attaccare al dorso, il Galaxy X sarebbe qualcosa di mai visto. Un progetto che sembra essere molto lontano nel tempo ma che in realtà è già tra noi. Almeno di questo è convinto il sito olandese TechTastic, che si dice certo di aver fotografato quello che pare essere il lato frontale del telefono. Molto simile all’odierno Galaxy S8, quello che cambia è che sul Galaxy X non esistono sensori, perché il display immortalato è in realtà quello posteriore, dietro al quale c’è quello principale, con tutta la serie di fotocamere e chip dedicati per il riconoscimento facciale e per la cattura di selfie di qualità. Nel mezzo è prevista una cerniera che tiene unite le due parti, minimalista e quasi assente per dare un senso di continuità.

Cosa c’è di vero

Siamo oltre il campo delle ipotesi. Alla Display Week del SID 2017, che andrà avanti fino al 26 maggio, Samsung ha intenzione di svelare il suo pannello OLED da 9,1 pollici estendibile, per dimostrare come sia possibile modificare la direzione di uno schermo allungandolo di diversi millimetri, quasi fosse gomma, prima di farlo tornare al suo posto. Insomma, gli investimenti, anche in termini di risorse, sono evidenti anche se il Galaxy X non vedrà una commercializzazione sul breve periodo. Samsung ha confermato più di una volta di credere nel futuro dei display OLED come punto cardine della nuova era della tecnologia mobile ma è chiaro che serviranno numerosi test prima di capire quanto il Galaxy X sia realmente utilizzabile nella vita di tutti i giorni e in che modo possa rappresentare un valore unico per gli utenti finali.

Leggi anche:  Data center sostenibili, il consolidamento è la chiave