Facebook starebbe sperimentando una versione a pagamento del suo servizio nonostante i fallimenti di test simili effettuati negli anni precedenti
Qualche tempo fa il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha confermato davanti al Senato statunitense che esisterà sempre una versione gratuita del social network. Questo però non esclude che possa esisterne anche una a pagamento. L’azienda di Menlo Park ottiene la quasi totalità dei suoi ricavi (41 miliardi di dollari nel 2017) dalla pubblicità ed è proprio questo modello, come ha sottolineato Zuckerberg rispondendo alle critiche del CEO di Apple Tim Cook, che ha permesso di realizzare una piattaforma che collega persone sparse in tutto il mondo. Secondo quanto riporta Bloomberg, Facebook sta conducendo una ricerca di mercato per comprendere come gli utenti possano valutare una proposta a pagamento. In passato sono già state fatte indagini simili ed era emerso che ben pochi avrebbero speso soldi per qualcosa che prima era gratis.
La scoperta della violazione della privacy di milioni di utenti da parte di Cambridge Analytica ha riportato in auge la possibilità di sostituire il modello basato sulla pubblicità con un’offerta su abbonamento o che limita l’accesso ad alcune particolari funzioni. La maggior parte degli iscritti, che è comunque rimasta fedele alla piattaforma, sono diventati molto più attenti a come vengono trattati i propri dati e da questo nasce la riflessione di Facebook in merito alla pubblicità. L’opzione più percorribile sarebbe quella di proporre due diverse alternative: una gratis e una a pagamento. “Abbiamo sempre pensato ad altre forme di monetizzazione, compresi gli abbonamenti, e continueremo a fare queste valutazioni”, aveva detto la Chief Operating Officer di Facebook, Sheryl Sandberg, durante la presentazione dell’ultima trimestrale. La nuova versione potrebbe essere quella che ospiterà la funzione per il dating online di cui ha parlato Zuckerberg.
