Aaron Swartz era una fonte di Wikileaks?

Kristinn Hrafnsson, che raccoglie i documenti per l’organizzazione di Julian Assange, ha affermato che i legami fra Swartz e Wikileaks fossero molto stretti

Aaron Swartz, giovane hetical hacker recentemente morto suicida, era una delle fonti di Wikileaks, organizzazione guidata Julian Assange, che dall’esilio nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra fa sapere che il suo lavoro andrà avanti nonostante la sua malattia.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

“Crediamo, ma non possiamo provare, che Swartz fosse una nostra fonte”

Sul profilo Twitter del sito più temuto dai Governi sono apparsi degli strani tweet che riguardavano questa possibilità: “Swartz era in contatto con Assange” e “sosteneva l’organizzazione”. I due messaggi sono stati seguiti da uno più vago: “Crediamo, ma non possiamo provare, che Swartz fosse una nostra fonte”. E’ quasi impossibile confermare la vicenda, in quanto Wikileaks per proteggere le sue fonte non tiene memoria di utenti, IP e nominativi.

Perché questa rivelazione?

I motivi di questa rivelazione, ancora tutta da confermare, sono oscuri. Perché Wikileaks avrebbe dovuto rivelare il nome di una sua fonte, seppur tragicamente deceduta? Sul sito si legge che il motivo di questo annuncio è dovuto all’intrusione dell’Fbi nella vita privata del giovane hacker, ma molti credono che questo sia in realtà un tentativo per dimostrare che gli attacchi a Swartz non fossero rivolti direttamente alla sua battaglia per la libertà della Rete ma fossero invece indirizzati a Wikileaks, che con il suo operato non ha per ora portato grandi cambiamenti.

Leggi anche:  Open Hub Med: sostenibilità per servizi ottimizzati