La polizia di New York combatte il crimine con i Google Glass

La polizia di New York sta valutando l’utilizzo dei Google Glass per rendere più facile l’individuazione di persone scomparse e ricercati

Diverse persone negli Stati Uniti hanno avuto problemi con la legge a causa dei Google Glass. La sviluppatrice Cecilia Abadie è stata multata per averli indossati alla guida mentre un uomo è stato interrogato dall’Fbi per averli portati al cinema. Ora anche la polizia, in particolare quella di New York, ha pensato a come sfruttarare questa tecnologia nella lotta al crimine. Anche le forze dell’ordine europee stanno pensando di modernizzarsi. L’Ue sta progettando un sistema per bloccare da remoto le automobili dei fuggitivi.

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NYPD e Google Glass

“Stiamo valutando le possibilità che questi occhiali offrono”, ha spiega il commissario Stephen Davis. Gli occhiali SMART di Google, che potranno essere utilizzati anche per il gaming, supporteranno gli agenti nell’individuazione di persone scomparse, ricercati, criminali, e per filmare una scena del crimine.

Per fare ciò è però necessario che i device di Mountain View siano dotati di un sistema per il riconoscimento facciale, cosa che Google aveva in precedenza negato di inserire per gli ovvi problemi di privacy. In verità, è già apparso un glassware chiamato Nametag che permette di ottenere informazioni sulle persone semplicemente guardandole in faccia.

Google ha comunque smentito l’esistenza di una partership con il NYPD e i device non sono ancora in dotazione agli agenti di pattuglia.

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