Le protesi mosse con il pensiero sono un realtà

L’Università di Pittsburgh ha annunciato che entro 5 anni sarà possibile muovere le protesi semplicemente con la forza del pensiero

Nel futuro della tecnologia c’è il desiderio di eliminare dall’interazione uomo-macchina il contatto fisico. Diversi atenei e aziende stanno studiando metodi per far sì che l’utente possa controllare gli oggetti semplicemente con la forza del pensiero. Samsung sta realizzando un prototipo di un tablet con questa tecnologia mentre l’Università del Minnesota ha creato un drone che si comanda attraverso un encefalogramma. Ora l’Università di Pittsburgh ha pensato di sfruttare questa tecnologia in ambito medico.

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Protesi comandate dal cervello

L’ateneo statunitense ha annunciato che grazie agli ottimi risultati già raggiunti entro 5 anni sarà possibile controllare una protesi con il pensiero. I ricercatori hanno innestato dei chip nel cervello di una donna tetraplegica in grado di convertire gli impulsi nervosi in comandi per l’arto artificiale e i risultati pare siano decisamente soddisfacenti. Attualmente è anche via di sviluppo un sistema di trasmissione wireless per sostituire il senso del tatto. La speranza è che nel prossimo futuro questa tecnologia possa fornire mobilità a persone costrette a letto o sulla sedia a rotelle. 

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