Luke, la prima protesi comandata dal cervello, ha il via libera della FDA

L’ente statunitense che regola le apparecchiature mediche ha dato l’ok alla commercializzazione del braccio bionico “Luke”, prodotto da Deka con finanziamenti della DARPA

Venerdì scorso la U.S. Food and Drug Administration (FDA), l’ente statunitense che ha il compito di regolamentare la vendita di apparecchiature mediche, ha dato il via libera alla produzione della protesi comandata con il pensiero prodotta da Deka Integrated Solutions, società fondata dal creatore del Segway.

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“Luke”: il braccio bionico che sembra vero

“Luke”, così è stata ribattezzata la protesi in onore del protagonista di Star Wars Luke Skywalker, è dotata di alcuni sensori elettromiografici che analizzano gli impulsi inviati dai muscoli vicino all’arto mancante e li traducono in 10 diversi tipi di movimenti. Questa soluzione, come spiega Christy Foreman della FDA, permetterà alle persone che hanno subito un’amputazione di “compiere movimenti più complessi di quelli disponibili con le protesi attuali, in un modo che ricorda da vicino il movimento naturale di un arto”.

Il progetto è stato finanziato con 40 milioni di dollari provenienti dall’agenzia di ricerca dell’esercito americano DARPA, che sta collaborando con Google per produrre un nuovo tipo di robot.

Le protesi del futuro

La ricerca nel campo delle protesi intelligenti ha fatto passi da gigante e l’Italia ha dato un grande contributo in tal senso. Nell’ambito del progetto “LifeHand 2“, a cui ha partecipato la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stata creata una mano bionica che restituisce la sensazione del tatto praticamente identica a quella reale. Inoltre, all’Ospedale San Gerardo di Monza è avvenuto il primo trapianto in Italia di un arto hitech. Putroppo, in seguito il paziente ha poi deciso di farsi asportare la mano bionica.

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