Motorola Ara: è realtà il primo smartphone che si assembla

L’idea era di Phoneblocks e adesso Motorola l’ha fatta sua (assumento il suo creatore) con un telefono “assemblato” in arrivo nel 2014

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La capacità, o meno, di scegliere i componenti che si vogliono per i propri PC è una grande cosa. Eppure il declino del computer così come lo conosciamo, a favore di notebook e dei più flessibili tablet, poteva sotterrare il mercato e l’hobby dell’assemblato. Per anni giovani smanettoni ed hacker sono impazziti nel mixare componenti hardware e software per creare il computer perfetto. Una tendenza che, grazie ai tempi, arriverà presto su smartphone.

Il segreto è nei moduli

Con un post sul blog di Motorola, Paul Eremenko, che fa parte del team del Progetto Ara, ha spiegato le basi del telefono componibile, alla stregua di quanto presentanto (in video) da Phoneblocks. “Il segreto è nel telaio strutturale che contiene tutti i moduli – spiega Eremenko – così che un modulo può essere sostituito da un altro, un nuovo processore, un nuovo display o una batteria maggiorata”. A prima vista il Motorola Ara assomgilai molto a Phoneblocks anche se in quel caso Dave Hakkens, il ragazzo che lo aveva concettualizzato, non sapeva ancora come realizzare l’interessante progetto. Ora pare che Motorola lo abbia preceduto con in mente già qualche idea.

Partnership d’eccezione

Tuttavia l’azienda americana ha voluto coinvolgere lo stesso Hakkens in Ara che ha il compito di sviluppare una comunità di interesse attorno al progetto, mentre l’azienda si occuperà del lato tecnico della sua realizzazione. Nei prossimi mesi verranno creati i primi moduli per la piattaforma Ara con una versione alpha del kit di sviluppo previsto entro il 2013. Non è chiaro quando si potrà vedere la prima versione definitiva di Ara anche se Motorola ha dichiarato che non ci vorrà poco.

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