La storia prende vita al Mu.MA di Genova attraverso l’innovazione dei display Samsung

Cultura, emozioni, interazione e divertimento si incontrano a Genova all’insegna di un modo innovativo di vivere l’esperienza museale

Presente per la prima volta in un museo italiano, il monitor multitouch Samsung SUR40 apre nuove frontiere d’interattività dando vita alla storia e alla cultura de La Commenda di San Giovanni di Prè, il museo-teatro parte del Mu.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni – dedicato alla storia del medioevo nel mediterraneo, che oggi a Genova inaugura due nuove postazioni multimediali “Gli scrittoi della conoscenza”.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Risalente al 1180 d.C. e costruita per assistere pellegrini e crociati che si recavano o ritornavano dalla Terrasanta, la Commenda di San Giovanni di Prè è stata scelta per ospitare la storia di un’epoca – quella delle Crociate – che ha condizionato in modo decisivo la nostra cultura. Qui l’innovazione tecnologica di Samsung ha il compito di raccontare il passato in modo suggestivo e coinvolgente, per suscitare anche nei più giovani la voglia di ricostruirne i contorni.

Grazie a funzionalità multi-touch d’avanguardia, che consentono l’interazione contemporanea con ben 52 punti di contatto differenti, Samsung SUR 40 permette al visitatore di svolgere più attività e interagire con molteplici contenuti multimediali: il tutto contemporaneamente su diverse aree del display attraverso il semplice tocco delle dita. Il monitor sfrutta, inoltre, la rivoluzionaria tecnologia PixelSense, che, grazie all’utilizzo di speciali tag, consente al display di riconoscere gli oggetti appoggiati sulla sua superficie e di visualizzare informazioni e contenuti ad essi correlati.

“La nuova soluzione Samsung SUR40 è stata l’elemento abilitante per trasformare una tecnologia avanzata in uno strumento museale efficace, poiché apre nuove frontiere nell’interattività, una delle principali richieste del nostro pubblico”, ha dichiarato Pierangelo Campodonico, Direttore e Curatore del Galata Museo del Mare. “Si tratta di un’applicazione da cui ci aspettiamo molto. In particolare mi entusiasmano le possibilità di interattività offerte dalla capacità della superficie di appoggio di riconoscere gli oggetti reali, ampliando con contenuti virtuali la portata di ciò che essi raccontano: basta appoggiare sul tavolo la croce di un pellegrino per vederselo apparire davanti e ascoltare la sua storia. Inoltre, la possibilità di interazione multiutente offerta da SUR40 apre interessantissime opportunità in relazione allo sviluppo della didattica museale”.

Leggi anche:  Autostrade per l’Italia, programma "Falco": conclusa la fase di sperimentazione per il monitoraggio della viabilità con droni

L’installazione del Samsung SUR40 rappresenta solo l’ultimo tassello di un progetto più ampio attraverso cui Samsung ha dotato il Mu.MA della propria tecnologia per trasformare il visitatore da semplice spettatore a vero e proprio protagonista della storia. Sempre all’interno del palazzo della Commenda, ad esempio, uno speciale scrittoio integra un monitor touchscreen Samsung attraverso cui è possibile consultare un grande libro virtuale per attingere a elementi di storia con connotazioni multimediali, filmati e immagini ad alta definizione di documenti dell’epoca. Al terzo piano di un’altra realtà museale del Mu.MA – il Galata Museo del Mare – si colloca, inoltre, su un’estensione di 1200 metri quadrati, la sezione permanente che racconta l’emigrazione italiana attraverso più di 40 postazioni multimediali realizzate con display Samsung.

Gli ambienti sono forniti di sensori che, all’avvicinarsi dei visitatori, attivano video in alta definizione integrati nelle scenografie attraverso cui attori professionisti, in grandezza naturale e con abiti d’epoca, appaiono da dietro una porta, dallo sportello di un Ufficio Dogane o da un balcone, intavolando discussioni tra di loro e invitando il visitatore a interagire. Tramite una serie di display touchscreen Samsung, il visitatore può anche selezionare documenti storici e lettere dal contenuto autentico, avviando video in cui gli attori le leggono ad alta voce riproducendo persino le cadenze dialettali. L’installazione delle postazioni multimediali e interattive è stata curata da ETT, società di informatica e servizi attiva da più di dieci anni in diversi settori, quali e-government, e-business, ricerca e new technology, sia nel mercato nazionale che internazionale, composta da oltre 110 persone dislocate nelle sedi di Genova, Roma, Pescara, Palermo, Ancona e Londra.

Leggi anche:  BTicino vincitrice al Bando CONAI per l’ecodesign 2023

Infine, nella darsena antistante l’entrata del Museo, i visitatori hanno l’incredibile opportunità di entrare nell’S518 Nazario Sauro, il più grande sommergibile italiano visitabile in acqua costruito nel 1976 e dismesso nel 2002. All’interno del Museo è stato, inoltre, allestito un Pre-Show: una vera e propria ricostruzione del sommergibile pensata per consentire anche a coloro che non possono visitare direttamente il reperto – come persone disabili, donne in stato di gravidanza e bambini di età inferiore ai 4 anni – di immergersi in quest’esperienza unica nel suo genere, offrendo allo stesso tempo a tutti l’opportunità di interagire con alcune delle strumentazioni che a bordo non sono accessibili. In questo contesto, i monitor Samsung non forniscono solo informazioni utili, ma permettono di vivere esperienze di gioco e simulazione irripetibili, come la possibilità di guidare il sommergibile e sperimentare le modalità di immersione e risalita, nonché acquisire – in modo nuovo e divertente – i principi fisici che ne regolano il funzionamento e la navigazione.

“L’adozione delle soluzioni Samsung all’interno del Galata Museo del Mare e del palazzo della Commenda è una riprova della versatilità e dell’affidabilità delle nostre soluzioni”, ha commentato Mario Levratto, Direttore Marketing della Divisione IT di Samsung Electronics Italia. “Siamo orgogliosi di poter offrire il nostro contributo per la realizzazione di un’iniziativa che è di frontiera sia sul versante tecnologico sia su quello culturale”.