USA: sventato attacco a Obama

Martedì scorso un’arma di distruzione di massa avrebbe potuto uccidere il Presidente e il suo staff. Utilizzati i raggi X

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Come nel peggior incubo di ogni americano, in settimana il Presidente Barack Obama ha rischiato di morire a causa di un attentato da parte di due cittadini americani: Glendon Scott Crawford residente a Galway nello stato di New York e Eric J. Freight di Hudson, sempre nello stato di New York. Il 49enne e il 54enne avevano lavorato per diversi mesi alla costruzione di un dispositivo a raggi X sviluppato per emettere una tale quantità di radiazioni da far esplodere l’oggetto a cui puntavano a distanza.

Obama obiettivo per la strage di Boston

Il Presidente sarebbe stato punito per aver causato, direttamente, lo stato di emergenza (fisica ed emotiva) degli Stati Uniti. A causa delle sue politiche sarebbero arrivate, ad esempio, alcune stragi come quella di Boston, causate da cittadini stranieri “fatti entrare senza alcun controllo” – si legge in alcuni bigliettini degli attentatori. L’attentato è stato evitato grazie alle investigazioni dell’FBI che seguiva Crawford da circa un anno. L’uomo pare facesse parte del Ku Klux Klan con cui aveva cominciato a tessere rapporti per “distruggere nel sonno i nemici di Israele” con la speciale tecnologia da lui stesso sviluppata.

Raggi X mortali

Il lavoro di Crawford è stato perfezionato dalle conoscenze ingegneristiche di Feight che aveva lavorato, come esterno, alla General Eletric, datore di lavoro di Crawford. Oltre a Obama, obiettivo dei due era anche un’organizzazione musulmana da sconfiggere attraverso l’arma. Gli attentatori sono stati arrestati martedì mentre erano intenti ad avviare le procedure di innesto dell’arma letale. Solo l’intervento delle forze dell’ordine, che sotto copertura seguivano da tempo le azioni, ha permesso di bloccare i terroristi che, secondo l’FBI, avrebbero agito a distanza da un camion.

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