Google è Made in Italy

Ad Innovation Circus 2009 interviene Massimo Marchiori.Ad Innovation Circus 2009 interviene Massimo Marchiori.

Tra le più importanti personalità mondiali nel mondo ICT e nuove tecnologie, laureato in matematica con il massimo dei voti, è lo studioso italiano che ha contribuito maggiormente allo sviluppo del World Wide Web.

E’ stato insignito del premio TR100 della Technology Review che viene assegnato ai migliori 100 ricercatori del mondo, attualmente professore associato all’Università di Padova, membro attivo del World Wide Web Consortium e ricercatore scientifico nel W3C presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT).

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Si occupa della ricerca e dello sviluppo del Web semantico, è autore dello standard mondiale per la privacy del Web (P3P), ha fondato il progetto XML Query nel World Wide Web Consortium (W3C) ed è uno degli autori della famiglia di standard mondiali XQuery (per effettuare ricerche all’interno di documenti o database in XML), è tra gli ideatori dello standard mondiale per il ragionamento su Web: Ontology Web Language (OWL).

Dieci anni or sono ha sviluppato HyperSearch: l’algoritmo sul quale Google basa PageRank, l’asso che gli ha permesso di diventare il motore di ricerca numero uno al mondo. HyperSearch basava i risultati non soltanto sui punteggi delle singole pagine ma anche sulla relazione che lega la pagina al resto del Web: è un po’ come giudicare una persona anche dagli amici che frequenta.

Massimo è un matematico informatico e sua è l’applicazione della scienza matematica all’informatica in tempi in cui ci si cominciava a porre il problema della ricerca sul Web: “come posso trovare ciò che mi interessa?” “come posso essere facilmente raggiungibile?” Domande che continuano a seguirci nell’evolversi della complessità e proprio su questo opera ancora Massimo Marchiori con lo studio di motori di ricerca di terza generazione chiamati “camaleontici” per la loro capacità di adattarsi e guidare l’utente.

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Oggi Massimo sperimenta ricerche più complesse ed efficaci sul nuovo aspetto comunicativo del Web: immagine, video e contenuti.

La ricerca verte infatti su quello che viene definito il Web semantico: termine coniato dal suo ideatore Tim Berners-Lee, intendendo la trasformazione del World Wide Web in un ambiente dove i documenti pubblicati (pagine HTML, file, immagini, e così via) siano associati ad informazioni e dati (metadati) che ne specifichino il contesto semantico in un formato adatto all’interrogazione, all’interpretazione e, più in generale, all’elaborazione automatica.

Con l’interpretazione del contenuto dei documenti saranno possibili ricerche molto più evolute delle attuali, basate sulla presenza di parole chiave, ed altre operazioni specialistiche come la costruzione di reti di relazioni. I nuovi Google saranno sempre più simili a Facebook.

Massimo si racconta così ad Innovation circus 2009 (Milano) in modo semplice e diretto, coinvolge sia per i contenuti sia per la capacità di comunicarli con entusiasmo. Crede nelle persone e nell’Italia che troppo poco frequentemente fa capolino sui media: i nostri talenti sommersi esistono, hanno capacità e grinta e sono capaci di contribuire a cambiare il mondo con competenza e passione per la ricerca.

Cosa trasforma un progetto in un successo? Una teoria nuova che prevede il futuro, applicabile in un lasso di tempo abbastanza lungo, la capacità di realizzazione, finanziamenti adeguati e capacità imprenditoriale. Un progetto deve quindi essere utile, realizzabile e proposto nel modo corretto, a persone che possono comprenderlo, in tempi in cui i concetti che esprime rispondono ad esigenze concrete.

Come dice Massimo “con un’idea si può cambiare il mondo, basta crederci, provarci per non avere mai rimpianti creando quello che potrà migliorare la vita di ognuno di noi”.

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Vi segnaliamo, a questo proposito, il concorso di idee InventiON (Alintec/Nòva 24 – Il Sole 24 Ore).

Il segreto del successo: una strana alchimia fra capacità, cuore e passione.