ENTERASYS: SFRUTTARE APPIENO LE POTENZIALITÀ DEL WEB 2.0


Le soluzioni più innovative consentono di collegare qualsiasi dispositivo alla rete aziendale e di gestire ambienti complessi tramite social network

 

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Permettere o no, a dipendenti e collaboratori, di utilizzare i propri dispositivi personali in ambito lavorativo? Questo è il dilemma, oggi, per i gestori di rete, alle prese con l’ingresso nel mondo del lavoro delle nuove leve, abituate a vivere sempre connesse ai social network.

«La domanda non è se accettare questa nuova modalità di interazione, ormai pervasiva, ma come, quando e in che modo introdurla in azienda. In altre parole, accettare il nuovo che avanza, attrezzandosi nel modo migliore», risponde Renzo Ghizzoni, country manager per l’Italia di Enterasys (www.enterasys.com), la divisione di sicurezza e infrastrutture di rete di Siemens Enterprise Communications Group.

«Negli ultimi tempi i nostri investimenti sono andati proprio in questa direzione – assicura -, innanzitutto abbiamo realizzato Byod (Bring your own devices), una soluzione che permette di collegare qualsiasi dispositivo mobile alla rete aziendale, anche in modalità wireless, offrendo elevate garanzie in termini di sicurezza e corretta gestione degli asset IT. Poi abbiamo presentato la nuova famiglia di switch K-Series che garantisce elevate funzionalità di automazione, visibilità e controllo, permettendo agli utenti di ridurre i costi operativi senza rinunciare alla qualità. Ora stiamo lanciando Isaac, una tecnologia proprietaria in attesa di brevetto che permette di controllare e gestire in maniera proattiva ogni dispositivo collegato alle reti IP tramite Twitter, LinkedIn, Facebook e Salesforce Chatter. Il tutto, naturalmente, con un occhio di riguardo all’Ipv6, il nuovo protocollo Internet ai blocchi di partenza».

Tra tutte, la novità più interessante per il mercato networking sembra essere Isaac, perché offre alle aziende la possibilità di organizzare in modo nuovo le risorse IT, automatizzando processi tradizionalmente gestiti da chi opera nel Network operation center (Noc). «In pratica – spiega Ghizzoni -, con Isaac è possibile rilevare e risolvere i problemi di rete in tempo reale, utilizzando un linguaggio naturale e non i complicati script Cli e i syslog, perché gli aggiornamenti possono essere eseguiti tramite dispositivi mobili e piattaforme familiari come quelle dei più diffusi social network». Per garantire adeguati livelli di sicurezza, la soluzione comprende più livelli di protezione e fa leva sulle migliorate funzionalità di sicurezza dei social network, come la recente introduzione da parte di Facebook dell’autenticazione a due fattori. Isaac si attiva con l’autenticazione a due fattori, che utilizza password one-time generate casualmente e fornite esternamente al social media cloud tramite Sms o e-mail. La soluzione supporta tre modelli di utilizzo e fornisce diversi livelli di accesso: in sola lettura dai social media pubblici (Twitter, Facebook, LinkedIn), accesso in lettura e scrittura dai social media pubblici con autenticazione a due fattori, social media di tipo aziendale (per esempio Chatter di Salesforce.com).

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