Ecco perché Apple potrebbe acquisire BlackBerry

Ci sarebbe più di un motivo dietro la possibile acquisizione del gruppo canadese, prima di tutto una spinta al mercato enterprise

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Che Apple guardi con interesse alla fornitura di servizi e hardware alle aziende non è più un segreto. Dopo l’accordo con IBM, grazie al quale la Mela è già entrata con alcune app nella vita professionale di compagnie turistiche, banche e governi, la prossima mossa potrebbe essere quella di cannibalizzare del tutto il mercato, buttandosi a capofitto nel mondo dell’enterprise con un ramo dedicato, quello di BlackBerry. Si perché aumentano sempre di più le voci secondo cui Apple sarebbe intenzionata a portare in quel di Cupertino il gruppo canadese dopo anni di difficoltà e di ritorni economici non del tutto soddisfacenti.

Tanti motivi dietro la possibile acquisizione

Nel corso degli ultimi mesi la ex Rim si è rinnovata parecchio sia dentro che fuori le mura, svecchiando prodotti e sistemi e abbracciando la rivoluzione touch. Ma non è bastato. Gli ultimi report raccontano di come il market share di BlackBerry si stia riducendo a livello globale con i propri smartphone che stanno lasciando il passo proprio agli iPhone come dispositivo preferito anche a livello business. Secondo Yahoo Finance allora Apple avrebbe deciso di dare ossigeno alla rivale acquisendone la maggioranza così da mettere un piede fermo nel settore dell’offerta professionale. L’obiettivo è di dominare, dopo il mercato consumer, anche quello enterprise e i 44 mila brevetti conservati nel portfolio di BlackBerry rappresenterebbero il metodo migliore per farlo. Comprare la produttrice del Passport e del Classic vorrebbe dire per Apple giocare un ruolo chiave all’interno del settore pubblico con un probabile ingresso anche nella Casa Bianca. Anzi c’è chi negli States afferma come l’acquisizione sia appoggiata dallo stesso governo statunitense, evidentemente preoccupato dei continui problemi societari che potrebbero distogliere l’azienda dal tenere il passo con le continue minacce alla sicurezza portate anche sul mobile.

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