Tesla richiama 90mila Model S per problemi alle cinture di sicurezza

In uno degli anni più difficili per l’automotive, la compagnia di Elon Musk fa rientrare migliaia di veicoli per un check: tonfo in Borsa

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Ci sarebbe un difetto alle cinture di sicurezza dietro il richiamo di 90 mila esemplari di Model S da parte del costruttore Tesla. Si tratta del più grande check effettuato dall’azienda nella sua pur breve storia (è stata fondata nel 2003). “Di recente Tesla ha riscontrato un difetto in un esemplare di Model S venduto in Europa, la cui cintura di sicurezza non si attacca perfettamente al connettore – ha detto la compagnia in una comunicazione inviata via mail ai suoi clienti – questo veicolo non è stato coinvolto in incidenti e non ha causato feriti o cose del genere. Tuttavia se si fosse verificato, una cintura del genere non avrebbe assicurato una completa protezione”.

La sicurezza prima di tutto

Tesla non realizza varianti differenti dello stesso modello. Questo vuol dire che una Model S venduta in Europa è la stessa di quelle che girano negli Stati Uniti o in qualunque altra parte del pianeta. Per questo c’è stata la necessità di far rientrare un’ampia gamma di esemplari così da verificare se il difetto della cintura sia presente anche altrove e non solo sul veicolo citato nell’email. Secondo gli analisti, nonostante un certo tonfo in Borsa, dove Tesla ha perso oltre 10 punti sull’indice Nasdaq, l’attività di richiamo dimostra come la casa di Elon Musk, che è alla ricerca di “hardcore software engineer” per lo sviluppo di Autopilot, badi seriamente alla sicurezza dei suoi mezzi, anche a quei particolari che, seppur non collegati direttamente alla guida dell’auto, contribuiscono a creare un ecosistema di affidabilità che è indice della storia di un’intera azienda.

Leggi anche:  Samsung, il 17 gennaio arriva Galaxy AI