Apple condividerà le ricerche sull’intelligenza artificiale

Apple, la Mela della discordia è svizzera

Apple consentirà ai suoi ricercatori di pubblicare le proprie ricerche nel campo dell’intelligenza artificiale e machine learning

Come per tutte le aziende, il fine ultimo di Apple è il profitto e la ricerca sull’intelligenza artificiale non fa eccezione. La Mela opera in questo campo per ottenere un prodotto da immettere sul mercato e dare una svolta all’avanzato tecnologico generale non è certo una priorità. A confermarlo è stato quest’estate lo stesso Craig Federighi, Senior Vice President Software Engineering di Apple, in una intervista su Backchannel: “Le nostre pratiche di assunzione rinforzano una tendenza di selezione naturale: coloro che sono interessati a lavorare in team per sviluppare fantastici prodotti, contro quelli la cui principale motivazione è la pubblicazione”.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La Mela si è però resa conto che i migliori talenti nel campo dell’intelligenza artificiale hanno anche il desiderio di contribuire alla comunità scientifica e per questo adotterà una politica più accomodante nei confronti dei suoi ricercatori. Russ Salakhutdinov, direttore della AI Research per Apple ed ex professore della Carnagie Mellon University, ha annunciato durante la Neural Information Processing Systems (NIPS) Conference di Barcellona che coloro che lavoreranno per l’azienda di Cupertino potranno pubblicare i propri traguardi sulle riviste scientifiche.

L’intelligenza artificiale è un campo di vitale importanza per Apple ma non si può dire che i suoi progressi siano pari a quelli di Google, Facebook e Microsoft. Big G ad esempio ha integrato il machine learning in numerosi suoi servizi (Translate, la chat Allo, Maps e Music Play) e lo stesso hanno fatto il colosso di Redmond e il social network di Menlo Park. Apple sfrutta le AI per Siri ma anche per il riconoscimento delle immagini per l’app Foto, la personalizzazione delle playlist su Apple Music e anche per la gestione delle attività domestiche tramite Home. La Mela ha quindi dato una sferzata alla sua ricerca in questo campo con l’acquisizione di startup del settore come l’americana Turi, Emotient e dell’indiana Tuplejump.

Leggi anche:  Apple, presentata la nuova piattaforma CarPlay