Anche Google Home ha un problema con le fake news

google home

Google Home ha risposto in modo assurdo a una domanda specifica su Obama. Il problema risiede nella quantità enorme di fake news presenti in Rete

In questi ultimi giorni si è molto discusso del problema della disinformazione veicolata dal web. Piattaforme come Facebook e Twitter sono già corse ai ripari per fermare il dilagare delle bufale in Rete. Il social network di Menlo Park ha proprio ieri contrassegnato la sua prima fake news. Anche Google ha il suo bel da fare per identificare e cancellare le notizie false ma si è resa conto che il problema non riguarda solo il suo motore di ricerca. Il giornalista della BBC, Rory Cellan-Jones, ha provato a chiedere a Google Home se l’ex presidente Barack Obama avesse intenzione di preparare un colpo di stato. La risposta è stata piuttosto inattesa: “Potrebbe farlo con l’appoggio dei comunisti cinesi”.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La grossolana bufala diffusa da Google Home è dovuta al sistema con cui reperisce le informazioni online. L’assistente domestico si basa sui cosiddetti snippet in primo piano, ovvero le brevi descrizioni dei portali indicizzati che appaiono nella parte alta della pagina all’interno di un riquadro. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di fornire agli utenti una risposta unica alle sue richieste che sia il più possibile pertinente. In questo caso Google Home ha però pescato dal sito sbagliato. “Secondo i dettagli esposti nel video esclusivo del Western Centre for Journalism – afferma il sito Secret of The Fed – non solo Obama collabora con i comunisti cinesi, ma potrebbe essere impegnato nell’organizzazione di un colpo di Stato comunista alla fine del suo mandato nel 2016”. La notizia è ovviamente falsa ma non è l’unico caso in cui l’assistente vocale commette l’errore di fidarsi dei portali di bufale. Google, che ha festeggiato i primi 5 anni di Play Store, ha provveduto a eliminare il riferimento sbagliato e ha sottolineato che i “contenuti vengono da siti terzi” e “quando veniamo avvisati della presenza di anteprime che violano le nostre norme interveniamo per rimuoverle rapidamente”.

Leggi anche:  Fujifilm sceglie l’Italia per il lancio in Europa della linea Device Technology