Ecco come Uber sfugge ai controlli per UberPop

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Uber ha utilizzato una tecnologia chiamata Grayball per ingannare i controlli delle forze dell’ordine nei Paesi in cui UberPop è illegale

Uber è finita nuovamente nell’occhio del ciclone. Come se non bastassero le proteste dei tassisti e le offese del CEO Travis Kalanick a un suo driver, l’app di ride sharing è ora diventata protagonista di un’inchiesta del New York Times che ha rivelato un programma segreto che le consente di evitare i controlli delle forze dell’ordine.

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In molti Paesi il servizio UberPop, che consente ai privati cittadini di diventare de facto conducenti per l’azienda di San Francisco, è illegale. Questo succede ad esempio in Italia, Spagna, Francia e Germania ma anche in Australia e Corea del Sud. Uber ha infatti approfittato di un vuoto normativo per il proprio servizio e in queste nazioni si è deciso di bloccarlo in attesa della realizzazione di una legge ad hoc. Per sfuggire i controlli delle forze dell’ordine, Uber ha quindi utilizzato un software chiamato Grayball il cui scopo era quello di sviare gli investigatori. Questa tecnologia infatti mostra una mappa fittizia in cui le auto effettivamente circolanti sono sostituite da veri e propri veicoli fantasma. In sostanza la polizia inseguiva mezzi che in realtà non esistevano.

Grayball funziona attraverso un complesso sistema di analisi dati che comprende la raccolta di informazioni dei clienti nei pressi di uffici delle forze dell’ordine, dati delle carte di credito e altri disponibili sui social network e in Rete. Il programma, secondo quanto riferito a Il Giornale da un ex manager di Uber Italia, sarebbe nato proprio a Milano per contrastare la politica repressiva della giunta Pisapia.

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L’app di ride sharing, che secondo Google ha rubato la tecnologia per le self driving car, ha risposto alle accuse affermando che Grayball rientra nelle policy relative all’uso scorretto dell’app e ha il compito di monitorare il comportamento sospetto degli utenti e proteggere i driver da eventuali aggressioni, che si sono effettivamente verificate in molti Paesi. Al momento non è chiaro se Grayball sia ancora operativo.