Sharing Economy: lo studio Mastercard rivela i fattori chiave

Sharing Economy

Lo studio esamina come i progressi in campo tecnologico, l’esperienza e la regolamentazione siano essenziali per la crescita della sharing economy

In occasione di Money20/20 Europe, Mastercard ha annunciato un nuovo whitepaper su come affrontare le sfide e le opportunità future che riguardano la sharing economy.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il fascicolo si basa su un’indagine condotta da Mastercard e The Future Agenda e offre uno scenario sulla situazione attuale e le prospettive per il futuro della sharing economy.

Il whitepaper Sharing Economy: cogliere le opportunità di crescita esamina le specificità dell’ecosistema socio-economico che consente alle persone di condividere alloggi, mezzi di trasporto, acquisto e vendita di beni di consumo, servizi professionali on-demand e l’affitto di beni.

“La Sharing Economy è un fenomeno in forte crescita, che sta cambiando sia il modus operandi delle aziende che la vita quotidiana delle persone. Questo studio, oltre ad offrire un’analisi di scenario, ne identifica i fattori chiave di sviluppo” – commenta Paolo Battiston Division President Italy&Greece di Mastercard.

Lo studio ha identificato tre temi collegati tra loro sui quali verteranno i cambiamenti futuri con un impatto sulla sharing economy.

1. Accesso al valore

Stanno emergendo nuovi sistemi e vie d’accesso che consentono a consumatori e organizzazioni di raggiungere un livello di valore maggiore. Questo accesso sarà guidato dalla tecnologia che attribuisce nuovi valori attraverso la facilitazione degli accessi e la riduzione del loro costo.

Alcuni esempi includono: Blockchain, Internet of Things (IoT) e l’Intelligenza Artificiale (AI). Questi, se usati interamente, possono stimolare il passaggio da statico ad attivo: con più oggetti e persone connesse aumenta l’opportunità di condividere e trarre benefici dagli accessi.

2. Maggiore fiducia e trasparenza

Leggi anche:  Ambienta investe in Officine Maccaferri

La fiducia rimane l’elemento fondamentale della sharing economy e cresce insieme all’espansione del settore e, man mano che le persone acquistano più sicurezza, nell’utilizzo di prodotti e servizi all’interno della sharing economy.

Tuttavia la fiducia si può ottenere realmente solo attraverso miglioramenti nel campo della regolamentazione e della tecnologia. Dal momento che la società si adatta a nuovi modelli di commercio, la regolamentazione dovrà diventare più proattiva, offrendo maggiore tutela ai consumatori, ai fornitori e alle piattaforme. Tutto questo porterà a una rete di sicurezza sociale e supporto ai regolatori nella condivisione di valore.

3. Esperienza migliorata

Una migliore esperienza utente è fondamentale per la crescita e l’espansione della sharing economy ed è ciò che i leader devono raggiungere per coinvolgere i propri clienti, svilupparla ulteriormente e mantenerne la legittimità.

Per fare questo, le piattaforme devono ascoltare i feedback degli utenti, fornire transazioni affidabili, trasferire il controllo dei dati personali all’individuo e, a prescindere dai progressi tecnologici, non perdere mai di vista il ‘tocco’ umano.

Guardando al futuro, lo studio mette in evidenza nelle conclusioni che, garantire fiducia e reputazione migliorando l’esperienza e creando un livello di valore maggiore sono aspetti essenziali per la crescita della sharing economy.

Mastercard sta lavorando affinché tutti i prodotti, le soluzioni e i servizi siano digitali tanto quanto le persone che li utilizzano in tutto il mondo. Mastercard progetta modalità di pagamento innovative convincenti e sicure in tutti i canali e dispositivi, ridefinendo il commercio a livello globale.

L’approccio di Mastercard, grazie al progresso tecnologico ed ai suoi partner, consente di creare esperienze più approfondite e intelligenti con l’obiettivo di rafforzare la qualità di vita delle persone, la crescita delle imprese, il funzionamento delle città e la fiducia nel mondo digitale.

Leggi anche:  Infostar, la friulanità al servizio dello sviluppo digitale