ProtonMail lancia la sua VPN gratuita

La piattaforma che offre un client di posta sicuro debutta con una versione free del servizio di network privato

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Ora è realtà: tutti possono finalmente accedere a ProtonVPN, il servizio di network privato gratuito che la compagnia svizzera ha aperto al pubblico. Conosciamo la piattaforma dallo scorso marzo ma per vari problemi non era andata online, dovendo rimandare il lancio alla fine di giugno. Impostato come client a pagamento, adesso la VPN è pienamente accessibile anche in modalità free, con chiare restrizioni rispetto ai quattro piani a pagamento. C’è però un punto di distinzione notevole rispetto alla concorrenza: nonostante l’opportunità di utilizzare liberamente la VPN, ProtonMail non attua alcun limite sul traffico di dati disponibile, puntando tutto sulla protezione delle informazioni scambiate e sull’assenza di monitoraggio, sia interno che da parte di agenzie terze.

Iscriversi conviene

Certo sottoscrivere un canone ha i suoi vantaggi se la VPN è uno strumento essenziale nella vita connessa di tutti i giorni. Con il piano gratuito ad esempio si può associare un solo dispositivo al profilo, con la possibilità di poter sfruttare server dislocati solo in tre paesi. PronVPN Basic, Plus e Visionary invece prevedono un’offerta scalare, con un numero incrementale di device supportati, maggiori velocità di connessione (in upload e download) e opzioni extra, come il servizio Secure Core e Top Server. Al momento ProtonVPN è accessibile solo via desktop ma essendo basata sul protocollo OpenVPN è compatibile con tutti i software che usano lo standard, quindi anche le app per iOS e Android già presenti sugli store.

ProtonMail è stata fondata nel 2013 dal CERN e dopo un periodo in beta è arrivata sul mercato a marzo. L’obiettivo è quello di offrire un client di email realmente privato e oscuro agli occhi degli spioni, anche grazie all’integrazione con TOR e all’implementazione della verifica in due fattori, come ulteriore strumento di salvaguardia della privacy.

Leggi anche:  MEAD e Scuola Bus Pascal: una collaborazione di successo nella formazione tecnologica