Jack Dorsey chiede aiuto: “Rendiamo Twitter un posto migliore”

Bannare Trump da Twitter? “Una decisione giusta” secondo Dorsey

Il CEO di Twitter, Jack Dorsey, ha ammesso che il social network ha fallito nel combattere fenomeni come violenza verbale e fake news e per questo ha chiesto il sostegno degli utenti ed esperti per migliorare il servizio

E’ un periodo piuttosto difficile per i social network, attaccati da più parti per l’influenza che hanno sulla società e la percezione dei loro iscritti di se stessi. Il primo a fare mea culpa è stato il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, che ha promesso di rimediare ai suoi errori spingendo verso una condivisione più sana e incentrata sui rapporti più stretti. Ora anche per Jack Dorsey, numero uno di Twitter, è arrivato il momento di ammettere di aver fallito sotto molti aspetti e in questo caso non si parla della situazione finanziaria in cui verte il social network.

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Dorsey in un una serie tweet si è assunto le sue responsabilità sottolineando come la piattaforma non sia riuscita a gestire fenomeni dilaganti come l’hate speech, la diffusione di materiali pornografici e un utilizzo scorretto del servizio da parte di alcuni utenti, riferendosi allo scandalo Russiagate e alla diffusione di fake news per favorire la Brexit. “Non siamo orgogliosi di come le persone hanno approfittato del nostro servizio, o della nostra incapacità di affrontarlo abbastanza velocemente” ha scritto il CEO di Twitter.

Dorsey ha quindi affermato di aver avviato una serie di collaborazioni con alcuni esperti di società terze per identificare i fattori che possano favorire una condivisione in linea con la mission di Twitter. Il manager ha fatto l’esempio di Cortico, azienda che si è occupata di misurare la salute conversazionale individuando degli specifici indicatori. Dorsey ha poi invitato gli utenti a partecipare al processo di miglioramento della piattaforma inviando le proposte all’apposito modulo per la salute di Twitter entro venerdì 13 aprile. Dorsey in questi giorni ha anche ammesso che il social network è troppo incentrato sul testo e che i video potrebbero essere la soluzione per tornare a crescere.

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