Apple si adegua al GDPR e permette di scaricare i propri dati

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Apple ha creato un sito da cui scaricare tutte le proprie informazioni personali in suo possesso. Inoltre, stando al rapporto di trasparenza, calano le richieste da parte dei governi

Il 25 maggio è entrato ufficialmente in vigore il General Data Protection Regulation (GDPR), ovvero il nuovo regolamento europeo sulla protezione della privacy online. Anche Apple, così come tutte le altre aziende che operano sul web e lavorano in Europa, ha dovuto adeguarsi alle regole imposte dall’Ue e per farlo ha lanciato un nuovo sito che consente di scaricare tutti i dati personali che la Mela conserva nei propri server. Per accedervi è sufficiente autenticarsi con il proprio ID Apple.

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“L’ID Apple è pensato per proteggere le tue informazioni e consentirti di scegliere cosa condividere. Ci impegniamo al massimo per proteggere la tua privacy e raccogliere solo i dati di cui abbiamo bisogno per migliorare la tua esperienza. Scopri come Apple protegge la tua privacy”, si legge sul nuovo portale. Gli utenti potranno quindi visualizzare e salvare sul proprio PC informazioni come la cronologia degli accessi di iPhone, iPad, iPod, HomePod e Mac, note, contatti e file salvati su iCloud. L’azienda di Cupertino, che in futuro potrebbe utilizzare la lettura delle vene del volto per l’autenticazione, consente anche di disattivare per sempre o solo temporaneamente il proprio account e di avere accesso alle transazioni e i contenuti scaricati da Apple Store.

La Mela ha anche rilasciato il suo rapporto di trasparenza in merito alle richieste da parte dei governi. Nel secondo semestre del 2017 sono state ricevute 29.718 domande di informazioni a livello globale relative a 309.362 dispositivi, in calo rispetto ai 6 mesi precedenti. L’azienda di Cupertino afferma di aver soddisfatto le richieste nel 79% dei casi e che la maggior parte sono arrivate dalla Germania (12.481). Nel prossimo rapporto Apple mostrerà anche i dati relativi alle richieste di rimozione di app da App Store da parte di enti governativi come è avvenuto per Telegram.

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