WhatsApp ha bloccato due milioni di account per aver infranto le nuove regole

WhatsApp ha bloccato due milioni di account per aver infranto le nuove regole

Oltre il 95% dei ban dovuto all’uso non autorizzato di messaggi automatici di massa

WhatsApp ha eliminato due milioni dei suoi due miliardi di utenti per aver infranto una regola poco conosciuta sull’app, destinata a fermare la diffusione di bufale. I profili sono incorsi in un ban perché rei di aver inviato un “elevato tasso di messaggi di massa”. Quasi tutti gli account vietati si trovano in India, il più grande mercato di WhatsApp con oltre 400 milioni di utenti. I divieti sono stati attivati ​​quando gli utenti hanno inoltrato contenuti troppe volte, superando il nuovo limite rigoroso dell’app su quante volte un messaggio può essere inoltrato ad altre persone o gruppi.

Il limite, annunciato nell’aprile 2020, è in vigore per combattere lo spam e la diffusione di voci, foto e bufale virali. Si tratta di un grosso problema in India, dove molte persone si affidano all’app per le news. I messaggi contenenti “notizie false” sono stati accusati di focolai di violenza e linciaggi in tutto il paese in tempi recenti.

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Intelligenza Artificiale al lavoro

WhatsApp ha affermato di aver già usato la sua tecnologia a base di IA con cui ha bloccato circa otto milioni di account in tutto il mondo. Utilizza informazioni come foto e descrizioni del profilo e di gruppo, nonché “segnali comportamentali” provenienti dagli account per decidere chi vietare. Anche i rapporti inviati da altri utenti sono stati utilizzati per aiutare a identificare gli account canaglia.

WhatsApp ha dichiarato in una nota: “Siamo particolarmente concentrati sulla prevenzione perché crediamo che sia molto meglio fermare l’attività dannosa subito piuttosto dopo che si è verificato il danno. Il rilevamento degli abusi opera in tre fasi dello stile di vita di un account: al momento della registrazione; durante la messaggistica; e in risposta a feedback negativi, che riceviamo sotto forma di segnalazioni e blocchi degli utenti”.

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