Lenovo, la collaborazione è sempre più smart

Lenovo, la collaborazione è sempre più smart

L’intelligent collaboration di Lenovo ridisegna le coordinate di spazio e tempo del lavoro. La multinazionale leader globale nell’IT punta su soluzioni innovative per la collaborazione avanzata e accessibile a tutti

Il concetto di workplace, molto più ampio rispetto a qualche anno fa, si sta evolvendo sempre più rapidamente. Ne consegue che, per soddisfare le nuove esigenze di connessione in sicurezza e collaborazione anywhere, anytime e through any device sono cambiati, o stanno per essere cambiati, gli strumenti tecnologici per adeguarsi alle nuove sfide del lavoro e delle organizzazioni.

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Tra i protagonisti del cambiamento c’è sicuramente Lenovo, leader mondiale nel campo dei PC, notebook, smartphone, workstation, datacenter con il 25% del mercato. Nel 2020, ha inaugurato a Milano il primo flagship europeo. «La nuova normalità che ci accingiamo a vivere – perché in realtà siamo ancora in una fase post pandemica – commenta Andrea Recupero, smart collaboration EMEA lead di Lenovo – ha accelerato l’adozione di dinamiche e di politiche non solo di lavoro da remoto, ma di hybrid working o di work from anywhere. La sfida è potere offrire una tecnologia in grado di essere inclusiva, permettendo a tutti di collaborare indipendentemente da dove ci si trova e dallo strumento tecnologico che in quel momento sarà utilizzato».

IL FUTURO DEL LAVORO

Secondo lo studio “Future of Work and Digital Transformation” di Lenovo, svolto dal 15 gennaio all’11 febbraio 2021 su un totale di 8.533 intervistati in tutto il mondo, il 70% dei dipendenti dichiara di essere più soddisfatto dal proprio lavoro e il 56% ritiene di essere più produttivo lavorando da casa. I dipendenti preferiscono la flessibilità del lavoro da remoto, con l’88% di chi lavora nelle grandi aziende che vorrebbe lavorare da casa o da remoto per almeno parte del tempo. Il campione del sondaggio comprende intervistati, in numeri equivalenti, da Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Singapore e Stati Uniti. Ma a livello tecnologico quali cambiamenti sono in corso? «Se la videoconferenza, secondo il concetto legacy di un po’ di anni fa, era un nice to have adesso è un must-have a tutti gli effetti» – spiega Recupero. «L’emergenza pandemica ha evidenziato la necessità di offrire un’infrastruttura di videocollaborazione che consenta ai dipendenti di comunicare all’interno e all’esterno dell’azienda, in modo semplice e intuitivo».

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A livello di layout le tendenze riguardano soprattutto la “scrivania”. «Oggi, sta prendendo piede il concetto di desking share o di hot desking: le scrivanie all’interno dell’azienda sono inserite in spazi di lavoro ripensati dove il dipendente può prenotare la propria postazione, che non è più assegnata a un lavoratore specifico» – continua Recupero. «È importante quindi offrire una tecnologia di smart collaboration che permetta di supportare uno scenario di questo tipo, con una totale integrazione con i workflow aziendali». Anche in Italia, si assiste a una notevole accelerazione verso le dinamiche di hybrid working. «Una trasformazione che coinvolge tutte le imprese indipendentemente dalla dimensione. Lenovo supporta il cambiamento con la vision “smarter technology for all”, che si traduce nell’offrire una tecnologia efficiente, avanzata, performante e accessibile. L’employee experience passa infatti attraverso soluzioni easy to use ed easy to manage».

LE MINACCE SONO OVUNQUE

Secondo lo studio Lenovo, la crescente adozione da remoto di tool di collaborazione ha portato alla ribalta il tema della sicurezza dei dati, che è diventata una priorità che mette a dura prova le risorse delle aziende. I decisori IT intervistati nel 2021 dichiarano di sentirsi più preparati a gestire una eventuale situazione emergenziale come quella vissuta con la pandemia, anziché una legata alla sicurezza dei dati. Strumenti di diagnostica avanzata e di prevenzione possono fare la differenza. «Un’azienda non può permettersi di subire violazioni della protezione. Ecco perché Lenovo ha creato ThinkShield – conclude Recupero – una piattaforma che comprende un’innovativa gamma di soluzioni per proteggere le organizzazioni dagli abili criminali informatici di oggi».

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