Costruire nuovi modelli di imprese sostenibili con la Scuola Sant’Snna di Pisa e CCH Tagetik
L’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e CCH Tagetik, expert solution del Gruppo Wolters Kluwer, leader globale nel settore delle informazioni, dei software e dei servizi per i professionisti, ancora insieme per stimolare il dibattito in tema di sostenibilità aziendale.
Venerdi 17 maggio, a Palazzo Pfanner a Lucca, si terrà la seconda edizione del Sustainable Business Think Tank, organizzato proprio dalla Scuola Sant’Anna di Pisa all’interno dell’annuale appuntamento CCH Tagetik InTouch 2024 Global User Conference (15-17 maggio), che vedrà arrivare a Lucca oltre 800 tra clienti e partners di CCH Tagetik provenienti da tutto il mondo.
Il Sustainable Business Think Tank, nato nel 2023 con l’intento di sensibilizzare i partecipanti al meeting e promuovere cultura e confronto in tema di sostenibilità aziendale, continua il percorso tracciato mettendo in relazione i massimi esperti europei, accademici e top manager di aziende di eccellenza, su quella che è una delle sfide principali del nostro tempo: favorire modelli di business e sistemi produttivi, di sviluppo e di crescita realmente innovativi e sostenibili.
Un grande fermento normativo sta attraversando il mondo intero in merito alla comunicazione di sostenibilità (in materia di ambientale, sociale e di governance – Environmental, Social e Governance – ESG) oggi richiesta alle aziende. Andare oltre l’approccio normativo però significa considerare la sostenibilità come un elemento della strategia aziendale e parlare di imprese sostenibili vuol dire riferirsi ad imprese capaci di governare e rendicontare il proprio impatto sull’ambiente, la comunità, la società o l’economia globale e locale.
Durante il Think Tank saranno condivise esperienze, modalità operative e conoscenze su come le aziende leader possano fare business in modo etico rispettando il benessere del pianeta e dei suoi abitanti.
IL PROGRAMMA E I RELATORI
Quattro le sessioni previste: la prima, dedicata a “Implementing sustainability reporting between regulation and standards” affronta l’implementazione del reporting di sostenibilità tra requisiti normativi e standard di settore. Mentre le normative forniscono un quadro di riferimento per la conformità, gli standard offrono invece una guida per le pratiche di rendicontazione efficaci. Le aziende devono quindi saper muoversi con attenzione in questo panorama, assicurandosi che il loro reporting non solo soddisfi gli obblighi di legge, ma si allinei anche alle migliori pratiche per migliorare la trasparenza e la credibilità.
I relatori della sessione saranno Chiara Del Prete, Chairwoman, Sustainability Reporting Technical Expert Group (TEG) – EFRAG e John Knights, Head of Services – Global Reporting Initiative (GRI)
Nella seconda sessione verrà trattato il tema “Sustainability in business: between dreams and reality” con Alessandro Mantini, Senior Manager, Sustainability Reporting – MFE Group (MediaForEurope), Marina Sabinina, ESG and Sustainable Finance Manager di A2A e Luca Molinari, Manager (EMEA) – Morningstar Sustainalitycs. Si parlerà di come la sostenibilità in ambito aziendale si colloca a cavallo tra obiettivi aspirazionali e attuazione pratica. Sebbene molte aziende aspirino a integrare la sostenibilità nelle loro attività, il viaggio dalla visione alla realtà presenta spesso numerose sfide: dal bilanciamento delle considerazioni finanziarie a breve termine alla navigazione in complesse catene di fornitura e paesaggi normativi, le aziende incontrano ostacoli che richiedono soluzioni innovative e impegno dedicato. Il successo sta nel colmare il divario tra i sogni di un futuro sostenibile e le azioni tangibili necessarie per realizzarlo.
Il tema della disclosure e delle iniziative sulla biodiversità verrà affrontato nella terza e quarta sessione, con i relatori Marco Lambertini, Convener – Nature Positive Initiative, Philippe Diaz, Member of the Sustainability Reporting Technical Expert Group (TEG) – EFRAG, Rossella Iorio, Head of ESG service excellence – Unicredit, William Nicolle, ESG Analyst, Fellow of UBS Sustainability and Impact Institute – UBS. Le aziende, in particolare nel settore bancario, riconoscono sempre più l’importanza dei rischi finanziari e come sia importante il potenziale impatto della perdita di biodiversità e del degrado degli ecosistemi sulla stabilità economica. Questi rischi comprendono una serie di fattori, tra cui i rischi fisici derivanti da eventi legati al cambiamento climatico, i rischi di transizione associati al passaggio a pratiche più sostenibili e i rischi di responsabilità derivanti da danni ambientali. Le banche stanno iniziando a integrare queste considerazioni nei loro quadri di gestione del rischio, valutando l’esposizione ai settori che dipendono dai servizi ecosistemici e incorporando criteri ambientali nelle decisioni di prestito e investimento. Così facendo, le istituzioni finanziarie possono contribuire a promuovere la resilienza di fronte alle sfide ambientali, salvaguardando al contempo il valore finanziario a lungo termine per loro stesse e per i loro stakeholder.
Andrea Tenucci e Lino Cinquini, coordinatori del “Sustainable Business” Think Tank per l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, spiegano come “la sostenibilità è entrata nel linguaggio comune aziendale ed è riuscita a permeare qualunque funzione aziendale. In particolare, in questa seconda edizione del Think Tank abbiamo deciso di dedicare attenzione a questioni che riguardano la biodiversità e stimolare i partecipanti a riflettere su come l’inclusione del capitale naturale nelle decisioni aziendali rappresenti una questione aperta e rilevante per il futuro.”