Smau 2013: Vincono il premio Smart City i Comuni di Treviso, Varese, l’Aquila e l’Asl Napoli2

Consegnato oggi il Premio Smart City ai Comuni de L’Aquila, Varese e Treviso e alla Asl Napoli 2 per aver sviluppato progetti innovativi a favore di una migliore qualità della vita dei cittadini

Nell’ambito della seconda giornata di Smau, oggi alle ore 11 durante il convegno “Le Smart Communities come motore di sviluppo del territorio e delle imprese: la via italiana alle Smart City” è stato consegnato il premio ai migliori progetti di sviluppo di città intelligenti. Ha ricevuto il riconoscimento il Comune de L’Aquila per aver utilizzato tecnologie innovative per la ricostruzione della città dopo il terremoto in un’ottica di sostenibilità ambientale e di migliore servizio al cittadino. A pari merito hanno ritirato il premio anche il Comune di Treviso, per aver utilizzato un sistema di monitoraggio delle aree di sosta per informare i cittadini sulla disponibilità di parcheggi liberi, e il Comune di Varese per aver sviluppato dei progetti per rendere la città una delle prime in Europa nella somministrazione di servizi ai cittadini attraverso la tecnologia NFC. Vince infine la Asl Napoli 2 per aver sviluppato una piattaforma multicanale per monitorare l’assistenza domiciliare a favore di una migliore qualità della vita del paziente.

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Il Convegno ha rappresentato un momento di confronto sulla necessità di trovare un nuovo assetto, sostenibile anche dal punto di vista economico, che veda i Comuni protagonisti attivi nell’erogazione di servizi tradizionali ed innovativi ai cittadini e alle piccole e medie imprese, anche in logica Smart City e Smart Communities.

“Da tre anni con Anci, nostro partner storico, abbiamo voluto mettere a fattor comune le esperienze, gli errori e i successi dei Comuni più smart, per dare al sistema Italia la possibilità di aggiustare il tiro e moltiplicare le best practice – afferma Pierantonio Macola, Amministratore Delegato Smau – Nelle nostre tappe in Puglia, Lazio, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, e nei nuovi appuntamenti di dicembre in Campania e a luglio in Toscana, abbiamo colto tre elementi distintivi dei casi di successo: la presenza delle startup, più di 70 a Smau, che rappresentano il reparto di ricerca e sviluppo esterno a disposizione di amministrazioni e imprese innovative (che da 50 anni hanno trovato una casa a Smau). Rispondono all’esigenza di innovazione in ambiti diversi, come quello digitale, originano spesso dal sistema accademico e sono il punto di contatto tra il sistema produttivo e  quello della ricerca industriale. Altro elemento essenziale è la tecnologia digitale che, grazie al supporto degli ambasciatori dell’innovazione, arriva all’industria, nella pubblica amministrazione e negli oltre 1500 comuni italiani. Ulteriore elemento strategico sono le Regioni, attore decisivo per sostenere le imprese, un vero ponte con l’Ue, ossia con la sorgente più significativa da cui  arriveranno gli investimenti nei prossimi anni”.

 “L’aggettivo ‘smart’ non significa solo ‘intelligente’ – precisa nel suo intervento al Convegno l’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, in rappresentanza del Presidente Anci – Ha un significato più ampio, più ‘amichevole’ nei confronti dei cittadini. Smart vuol dire avviare una cultura diversa: un processo che prevede tre grandi attori: il territorio, le persone e i digital device, che voglio chiamare sensori intelligenti. Tutti e tre generano dati da considerare su piani separati. Dobbiamo cominciare ad interpretarli in modo verticale per promuovere una diversa progettazione delle città, così da renderle più ‘amichevoli’. Si pensi a quanto si può ancora fare per ridurre al minimo i disagi creati alla mobilità da giorni di pioggia come questi: si devono creare nuovi servizi, nuovi modelli industriali per la città, non più luogo solo dei consumi e dell’amministrazione, ma di una produzione sempre più rapportata ai cittadini e capace di generare sviluppo. Finora è mancata una regia nazionale, una strategia per trasferire alle realtà più deboli le best practice che pure esistono in molte città. È il momento di fare finalmente un master plan del Paese, anche per convogliare risorse sempre più strutturate, utilizzabili solo con indirizzi più precisi”.

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 “Oggi il futuro è rassicurante – afferma Antonella Galdi, responsabile Innovazione Anci –  L’Assemblea annuale dell’Anci ospita l’insediamento del Comitato tecnico delle comunità intelligenti, organismo di governance nazionale sulle smart cities & communities previsto dal decreto Crescita 2.0. Il Comitato, costituito in seno all’Agenzia per l’Italia digitale, dovrà proporre il recepimento di standard tecnici utili allo sviluppo della piattaforma nazionale delle comunità intelligenti gestita dall’Agenzia stessa, al cui interno dovranno essere realizzati il catalogo del riuso dei sistemi e delle applicazioni, il catalogo dei dati e dei servizi informativi e il sistema di monitoraggio. Un segnale importante arriva anche dall’UE, con la prossima programmazione 2014-20, in cui sono centrali i temi delle smart city, del digitale e dell’innovazione, sfida per non disperdere le risorse programmate dalle Regioni. Grazie anche allo studio dell’Osservatorio Nazionale Smart City dell’Anci oggi disponiamo di un quadro più approfondito dello status quo che ci consente di tracciare un vademecum, una road map utile alle Amministrazioni per evitare errori e calibrare gli investimenti”.

I dati Anci dicono che la quasi totalità delle città che si sta avvicinando al paradigma Smat City ha già avviato un percorso di programmazione (il 79%). La prima fase che viene avviata, spesso prima ancora dell’analisi del territorio, è quella del reperimento delle fonti di finanziamento: 3 città su 4, delle 40 che hanno preso parte all’indagine, dichiara, infatti, di averla già avviata. L’altra importante fase percorsa è la mappatura dei soggetti attivi a livello territoriale (avviata in 24 su 40 delle città), elemento molto rilevante per l’approccio della Smart City sinergico con il territorio. La formalizzazione della tipologia di governance così come la definizione di un sistema di monitoraggio e valutazione sono, invece, il punto debole per molte città, ancora agli inizi della programmazione.

 Segue l’intervento di Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca, Comune di Milano: “Come dimostrano gli ultimi riconoscimenti ricevuti, Milano è tra le città più smart d’Italia. Essere ‘smart’ implica impegno di coordinamento, visione strategica e collaborazione con imprese e centri di ricerca. Il Comune, ad esempio, ha fatto leva su bandi europei, nazionali (del Miur) e regionali per sperimentare, soprattutto con imprese medio piccole (tessuto connettivo dei progetti smart), servizi condivisi e inclusivi, ossia per tutti e non per pochi. Le idee e le capacità, in particolare tra i giovani, ci sono: la sfida è mettere insieme gli attori pubblici e privati”

Dopo gli interventi iniziali si è tenuta una tavola rotonda, moderata da Federico Pedrocchi di Radio24, che ha visto a confronto Attilio Fontana, Presidente Anci Lombardia, Massimo Garavaglia, Assessore all’Economia Regione Lombardia, Agostino Santoni, Amministratore Delegato Cisco, Ferruccio Borsani, Direttore Generale Commerciale Vodafone, Cristina Farioli, Director of Marketing, Communications & Citizenship, IBM Italia.

Tavola rotonda moderata da Moderatore Pedrocchi

 Tema: Come l’ANCI e le varie Regioni possono cooperare al fine di alzare il livello di qualità della vita digitale dei cittadini? E poi, anche in questa cornice, ovvero quella dell’ambiente startup-innovazione, è possibile uscire dalla crisi?

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Attilio Fontana – Presidente ANCI Lombardia

Fondamentale è lo sviluppo, anche se c’è il fattore DETERMINANTE delle piccole-medie imprese. Il discorso è politico e culturale perché ci impone di essere protagonisti di fronte a questa crisi che non permette una innovazione capillare verso tutti i soggetti del territorio. Si deve parlare di Smart communities in questo caso, più che di smart cities. Il nostro obiettivo è quello di aumentare sistematicamente l’uso della banda larga. Il rilancio del territorio è quindi indispensabile per entrare davvero in comunicazione con le aziende.

Massimo Garavaglia – Assessore all’Economia Regione Lombardia

I nostri principali obiettivi sono quelli legati al riuso, alla fatturazione elettronica e l’attenzione sul tema dei big data. Attualmente è in corso un bando per le startup che premia le aziende ICT maggiormente innovative e produttive. Ricordiamo che il settore dell’information technology è l’unico che nonostante la crisi cresce a 2 cifre. Bisogna comunque creare il contesto per lo sviluppo e non pensare che esso si crei da sé. Esempio di questa tesi è l’applicazione E015. Inoltre bisogna entrare nell’ottica di riuscire a creare una rete puntando ad un modello che riesca a coinvolgere tutti i comuni lombardi. Già stanzionati fondi per 200 milioni. Il rischio è il mancato coinvolgimento delle aziende: bisogna invece coinvolgere le reti che le stesse piccole aziende hanno creato nel tempo.

Agostino Santoni – Amministratore Delegato Cisco

L’obiettivo di Cisco è quello di creare una comunità intelligente che punta all’utilizzo della rete. Internet of Everything, ovvero collegare le cose alle persone e le persone alle cose al fine di creare una costante, universale e completa relazione. La tecnologia è presente, disponibile e il lavoro deve convergere insieme alle regioni in maniera da creare uno standard formativo digitale. La prospettiva è quindi riuscire a settorializzare e mantenere un altissimo livello qualitativo per tutti.

In conclusione si è passati alla premiazione dei migliori progetti in ambito Smart City. Fra questi l’Asl Napoli 2, per lo sviluppo di Sm@rt ADI, “un applicazione in grado di assicurare benefici al cittadino e all’Azienda, permettendo di controllare la qualità del servizio erogato e i costi di gestione”. Così Imma Orilio, CIO dell’Asl Napoli 2 Nord, ha descritto il sistema della Asl Napoli 2. “Si innesta – ha aggiunto – in un tessuto di comunicazione unificata che costituisce una piattaforma orientata ai servizi e che sta contribuendo al processo di riorganizzazione della nostra Asl. Abbiamo realizzato un sistema integrato che utilizza diverse tecnologie per poter assicurare al territorio dei servizi fortemente tagliati sull’utente finale. Questi elementi sono essenziali per un’Azienda che assicura servizi ad oltre 1 milione di abitanti residenti in 32 Comuni”.

 Il riconoscimento è andato anche al Comune de L’Aquila, per aver introdotto tecnologie innovative che permettono di ricostruire la città in ottica di sostenibilitàambientale e di migliori servizi al cittadino. Il progetto prevede nella prima fase la realizzazione di tutte le reti in uno schema integrato – partendo da quella dell’energia elettrica fino alla distribuzione di gas e acqua – nonché la trasmissione dati e fonia (telecomunicazioni). Il progetto prevede inoltre la predisposizione di un’area telematica onnicomprensiva che permetta una comunicazione diretta, tramite il portale istituzionale del Comune se L’Aquila, tra pubblica amministrazione e cittadino, ossia aree specifiche d’interazione, secondo sistemi di web 2.0, per perfezionare i procedimenti e l’erogazione dei servizi.

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 Il Premio Smart City va anche al Comune di Varese grazie al sistema Varese SmartCity, attraverso il quale, aziende ed esercenti che hanno adottato tale tecnologia, hanno ottenuto un vantaggio competitivo e la possibilità di potenziare gli strumenti di marketing sul territorio del Comune. Le transazioni diventano più comode e veloci per i consumatori e al contempo più rapide e sicure per le imprese, con la possibilità da parte loro di potenziare la visibilità dell’offerta sia tramite apposite vetrofanie sia tramite smart poster, che segnalano direttamente sul cellulare promozioni in corso e altre utili informazioni commerciali per una migliore fruizione dei servizi della città da parte dei cittadini, favorendo la promozione  del territorio. Grazie alla App “PULIamo”, attiva da un anno, il cittadino e utente è costantemente informato sulla gestione dei rifiuti in città con la possibilità di essere soggetti attivi nel proporre integrazioni. L’innovativa sperimentazione “Sinecura” ha quale finalità principale  la sicurezza dei cittadini, diritto primario  che caratterizza la qualità della vita in un dato ambito territoriale. La percezione di  sicurezza è  condizione fondamentale  per  garantire un ambiente cittadino qualificato ed idoneo per lo  sviluppo economico e commerciale, evitando situazioni di degrado urbano”.

 Tra i premiati anche il Comune di Treviso per aver installato un sistema di gestione della sosta che permette di conoscere in tempo reale tutti i dati relativi ad ogni singolo posto auto. Il nuovo sistema è basato sull’installazione per di un sensore ad induzione, inserito nel manto stradale, che rileva la presenza del veicolo e trasmette i dati ad un ricevitore/trasmettitore che, a sua volta, li invia ad un sistema di gestione centrale. La mobility solution I-Park è entrata in funzione nel gennaio 2010 e regola la gestione della sosta dei veicoli su strade e piazze all’interno di tutto il centro storico della città di Treviso. Grazie ai sensori installati è possibile conoscere e controllare in tempo reale i dati relativi all’occupazione, alla rotazione e al pagamento di ogni stallo. Anche l’utente, grazie a questi dati, può conoscere istantaneamente la disponibilità dei posti di sosta. Ad oggi il cittadino, che ha necessità di recarsi in centro storico, ha la possibilità di essere aggiornato circa l’offerta di sosta tramite i pannelli a messaggio variabile posti in città e, a breve, potrà reperire le stesse info attraverso il web.

 Domani alle ore 12.00 il programma di iniziative volte a valorizzare i progetti delle Pubbliche Amministrazioni Italiane virtuose si chiude con la prima edizione del “Premio e-Government: i campioni del riuso”, un’iniziativa congiunta Smau – Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano. Il premio è preceduto da un convegno introdotto da Federico Lasco, dirigente dipartimento per lo sviluppo e la coesione MISE – Ministero dello Sviluppo Economico – che vede a confronto, moderati da Federico Pedrocchi, Roberto Ciambetti, Assessore al Bilancio e agli Enti locali Regione Veneto, Massimo Garavaglia, Assessore all’Economia Regione Lombardia, Riccardo Molinari, Assessore agli Enti locali Regione Piemonte. Al termine Giuliano Noci, Responsabile Scientifico Osservatorio eGovernment Politecnico di Milano, mostrerà dati e scenari di riferimento del settore, e Michele Benedetti, Osservatorio eGovernment School of Management del Politecnico di Milano, consegnerà il premio ai migliori progetti di eGovernment destinati al riuso realizzati dagli Enti pubblici sul territorio.