Bill Gates sta con l’Fbi: “Apple aiuti le indagini”

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Bill Gates ritiene che Apple debba fare la sua parte nella lotta al terrorismo sbloccando l’iPhone dell’attentatore di San Bernardino

Inaspettatamente il fondatore di Microsoft, Bill Gates, si schiera al fianco dell’Fbi nello scontro con Apple sulla privacy. L’azienda di Cupertino ha ricevuto un’ingiunzione da un giudice federale che la costringerebbe a fornire al bureau una chiave di accesso all’iPhone 5C di uno degli attentatori della strage di San Bernardino. Apple si è immediatamente rifiutata di effettuare questa operazione affermando che si tratterebbe di un “precedente pericoloso” e nonostante le rassicurazioni del direttore dell’Fbi è rimasta ferma sulle sue posizioni. La Mela ha ricevuto il sostegno di grandi aziende come Google, Twitter e Facebook ma non di Bill Gates.

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In una intervista al Financial Times, il miliardario che ora si occupa di no profit ha dichiarato che le aziende dell’hitech devono fare la loro parte nella lotta al terrorismo. Inoltre, Gates ha sottolineato che le indagini riguardano un singolo dispositivo e la richiesta dell’Fbi non prevede la creazione di quelle backdoor tanto osteggiate dal CEO di Apple, Tim Cook. “Questo è un caso specifico, – ha dichiarato Bill Gates – in cui il governo chiede informazioni. Non chiedono delle cose in generale, ma delle cose in particolare”. Il fondatore di Microsoft ha poi sottolineato che la richiesta del bureau ad Apple non è molto diversa da quelle rivolte alla banche o alle aziende delle telecomunicazioni.

Mentre il co-fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha dichiarato la sua “empatia” nei confronti di Apple durante il Mobile World Congress, un sondaggio rivela che molti americani ritengono lecita la richiesta dell’Fbi. Secondo il Pew Research Center il 51% della popolazione vorrebbe che Apple sbloccasse lo smartphone dell’attentatore che ha provocato la morte di 14 persone e il ferimento di altre 23. Inoltre, i sopravvissuti alla strage stanno pensando di intentare causa contro la Mela per ostacolo alla giustizia.

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