In caso di incidente, le self driving car sceglieranno a chi salvare la vita

microsoft self driving car

Nelle self driving car è contenuto un “codice della morte” che in molti casi mette la sicurezza dei pedoni prima di quella del conducente

Molte case automobilistiche e aziende del settore tecnologico stanno testando su strada le rispettive versioni di self driving car. Ovviamente alcune di queste vetture sono state coinvolte in alcuni incidenti (d’altronde i test servono proprio a valutarne la sicurezza) ma fortunatamente non ci sono mai stati danni alle persone. Cosa succederebbe però se un’autonomous car fosse costretta a scegliere quale vita salvare in caso di sinistro? La risposta a questa domanda è arrivata da un team di ricercatori guidato da Jean-Francois Bonnefon della Toulouse School of Economics.

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Quando le self driving car si troveranno in una situazione potenzialmente mortale sceglieranno sempre il male minore, ovvero fra salvare la vita di un gruppo di pedoni o quella del conducente/passeggero sceglieranno la prima opzione. Questo comportamento sarebbe direttamente insito nel codice che governa il funzionamento delle autonomous car.”Si tratta di una sfida formidabile per definire gli algoritmi che guideranno gli AVs (veicoli autonomi) di fronte a questi dilemmi morali – affermano i ricercatori –  Noi sosteniamo che per raggiungere questi obiettivi, i produttori e le autorità dovranno fare approfonditi studi psicologici per una soluzione etica in incidenti che coinvolgono AVs”. Questo tipo di situazioni inevitabilmente tenderanno ad aumentare con la diffusione di queste vetture hitech ma come la pensano gli automobilisti? I ricercatori hanno realizzato un’indagine attraverso la piattaforma di crowdsourcing Amazon Mechanical Turk e hanno scoperto che quasi tutti gli intervistati erano disponibili a sacrificare la vita del conducente per salvare più persone ma solo se non erano loro stessi al volante. Una risposta che apre ancora più dubbi in merito a questo “codice della morte” che caratterizza le self driving car.

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Anche il MIT Technology Review è intervenuto sul tema sottolineando che allo stato attuale pochi acquisteranno una autonomous car sapendo che saranno sacrificabili in caso di incidente ma allo stesso tempo questa tecnologia è molto più sicura dei veicoli attuali. Le self driving car sono dotate di sensori più sensibili dell’occhio umano, reagiscono più rapidamente e soprattutto comunicano tra loro per evitare gli scontri. Nonostante questi dilemmi morali, i produttori di veicoli senza conducente continuano a renderle ancora più sicure. Google ad esempio ha brevettato un sistema che riduce i danni ai pedoni in caso di investimento.